Uno squarcio sull’opera di Michelangelo Buonarroti, un lavoro intimo che scaturisce dall’idea di dislocare la sua poetica in uno spazio palpabile con la volontà di ripercorrere quella rappresentazione di forma, peso e colore fatta di contrasti. Movimenti a spirale, torsioni, spigoli delle gambe e delle braccia sono concatenati in un ritmo che si sussegue in modo disarmonico. Le note stridenti in cui si citano le figure michelangiolesche di un repertorio che varia dalla statuaria alla pittura non mirano all’unità o alla fusione, ma all’urto e alla contraddizione dei valori: un corpo avvolto da lotta o amore e nella concatenazione dei gesti, dove la muscolatura è scenograficamente tesa. Ogni singolo muscolo in evidenza è pronto con forza, plasticità e dinamismo a superare la natura e a consegnarsi, come pura carica di energia, per un ritmo astratto di curve ed angoli.
Musiche: Vivaldi – Produzione: Pindoc Onlus
Progetto realizzato con il sostegno di Permutazioni, un coworking coreografico a cura di Casa Luft, Zerogrammi e Fondazione Piemonte dal Vivo in collaborazione con Festival Palcoscenico Danza e Università degli Studi.