La locuzione latina gratia cantantes è usata per esprimere la più alta gratitudine verso la Gioia, la Bellezza e la Vita.
Le versioni greche e latine delle tre Grazie sono molte e diverse; le accomuna un senso di profonda e luminosa positività. Dalla descrizione di Edgar Wind (1900-1971) nel libro “Pagan Mysteries in the Renaissance” ha preso corpo l’idea coreografica di questa performance: lo studioso infatti dedica un intero capitolo a Botticelli e, nell’approfondita analisi della celeberrima Primavera, riprende la spiegazione di Seneca delle tre Grazie nel “De Beneficiis” come triplice ritmo della generosità (l'offrire, l'accettare e il restituire), simboleggiato dall'intreccio delle mani. Un’idea di gratitudine che è apertura e leggerezza, ma anche capacità di assaporare la pienezza della Vita e di aprirsi alla Gioia del movimento creativo.
In scena i “Frattali”, celebri costumi di gran pregio che la creatrice Sonia Biacchi ha soprannominato “le mie Grazie”, quale rilettura contemporanea di grande originalità e rara bellezza delle tre figure mitologiche.
Interpreti: Michela Lorenzano, Francesca Urban, Camilla Stefani.
Costumi: Sonia Biacchi – Progetto e coreografie: Laura Boato – Musica: Ezio Bosso
Paesaggio sonoro: Laura Boato e Luca Ferro - Ringraziamento speciale a: Enzo Gardenghi