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Comunicati | 14/06/2023

Un'estate di archeologia alle Gallerie degli Uffizi

Un'estate di archeologia alle Gallerie degli Uffizi

Due mesi di iniziative, mostre, conferenze, visite gratuite per valorizzare il patrimonio più antico delle collezioni

Da giugno a settembre le Gallerie degli Uffizi dedicano ampio spazio all'archeologia e alle opere d'arte, soprattutto di età romana. Del resto questo ricco patrimonio di arte classica, il secondo più grande ed importante fuori dalla città di Roma, costituì il nucleo originario - prima ancora delle opere di pittura - degli Uffizi intesi come "museo" in senso moderno, uno spazio voluto alla fine del '500 dal Granduca Francesco I de'Medici per esporre i pezzi più pregiati della collezione della sua illustre famiglia, raccolti dai tempi di Lorenzo il Magnifico fino ai suoi giorni.
Vanto degli Uffizi in tutto il mondo fin oltre il '700, il patrimonio archeologico della Galleria attirò visitatori illustri (come Winckelmann o Mengs) che presero le mosse proprio dallo studio analitico di quel patrimonio per sviluppare rifessioni e teorie estetiche destinate a fare la storia del pensiero moderno.

Questi mesi di attività mirate desiderano valorizzare e ricontestualizzare gli antichi tesori, raccontando di pari passo anche il tessuto culturale, economico, architettonico oltre che storico, estetico e sociale della civiltà romana che li ha prodotti.

 

Il programma

Il 14 giugno la rassegna inizia con la presentazione de I musei civici archeologici della Toscana, il libro curato da Fabrizio Paolucci ed edito dalla casa editrice Le Lettere, che offre una panoramica inedita di un patrimonio museale perlopiù sconosciuto al turismo di massa, raccontato direttamente dai direttori dei musei convolti, a partire dal più antico, l’Accademia Etrusca di Cortona, nato nel 1727, fino al Museo archeologico di Gonfienti di Campi Bisenzio, inaugurato nel 2022, passando per Montopoli, Dicomano, Campi Bisenzio, Piombino. Un volume che non tralascia di rivelare particolari ancora oggi inediti persino delle mete più celebri come San Gimignano, Volterra e Cortona.

In occasione delle Giornate Europee dell'Archeologia 2023, dal 16 al 18 giugno, le Gallerie degli Uffizi offrono un ciclo, intitolato Tra Mito e Storia, di visite guidate gratuite alle sculture romane d'età imperiale della Loggia dei Lanzi, fra cui spiccano i ritratti della barbara Thusnelda, della madre di Traiano, di Marciana e Matidia, sorella e nipote dell'imperatore. Per conoscere date e orari delle visite, clicca qui.

Proseguono gli appuntamenti con le conferenze del mercoledì all'Auditorium Vasari (disponibili anche in streaming sul canale Facebook delle Gallerie degli Uffizi). Il ciclo estivo dei consueti "Dialoghi di arte e cultura"dal 7 giugno al 13 settembre, verte su temi di archeologia romana e medievale che esplorano soprattutto la metamorfosi storico-urbanistica del quartiere fiorentino su cui insiste dal '500 la fabbrica degli Uffizi, una porzione di città che in due millenni di storia ha visto stratificarsi una complessa vicenda antropologica, architettonica, socio-culturale, economica e persino geomorfologica.

Nelle settimane scorse si è concluso l’intervento di restauro delle due grandiose statue dei Daci, capolavori assoluti degli inizi del II secolo d.C. che, dai primi anni del XIX secolo, dominano l’ingresso monumentale di Boboli. L'intervento ha restituito l’abbagliante splendore purpureo del porfido e dei marmi dei due colossi che, con ogni probabilità, facevano parte del fastoso arredo trionfale del Foro di Traiano a Roma. Fabrizio Paolucci, funzionario archeologo, e Flavia Puoti, funzionaria restauratrice delle Gallerie degli Uffizi raccontano nel video prodotto dall'Area Strategie Digitali le fasi del restauro.

In concomitanza con la 23/a edizione della Rassegna "Le Notti dell'Archeologia” (1-30 luglio), le Gallerie degli Uffizi pubblicano una mostra virtuale intitolata "Dominae. Per una Roma al femminile" (visibile su questo sito alla sezione "Ipervisioni" dal 1 luglio): il racconto, con le illustrazioni originali di Stefano Piscitelli e testi di Novella Lapini e Silvia Barlacchi, prende spunto da ritratti antichi posti in dialogo con opere d'arte del Rinascimento e dell'età moderna, per illustrare lo spazio di primaria importanza che alcune donne tra la fine della Repubblica e l’inizio dell’età imperiale seppero ritagliarsi nella vita pubblica dell'Urbe.

Il 4 luglio inaugura agli Uffizi la mostra, aperta fino al 17 settembre, “Pecunia non olet. I banchieri di Roma antica”, curata da Novella Lapini con la direzione di Fabrizio Paolucci, sul complesso mondo dell’economia in epoca romana.

 

 

 

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