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Il trionfo di Mardocheo

Jacopo del Sellaio (Firenze 1442 – 1493)

Data
1485 c.
Collezione
Pittura
Collocazione
Depositi
Tecnica
Tempera su tavola
Dimensioni
44,5 x 60 cm
Inventario
1890 n. 493

La tavola fa parte di un ciclo pittorico dedicato alla storia dell’eroina biblica Ester, che diverrà moglie del re persiano Assuero (meglio conosciuto col nome di Serse) e si prodigherà per proteggere il popolo ebraico dalla congiura organizzata da un dignitario di corte.

A destra della tavola è raffigurato il re Assuero che si reca con la consorte Ester da Mardocheo, cugino di Ester, per onorarlo e ringraziarlo della sua fedeltà eleggendolo suo consigliere. In secondo piano è raffigurato un momento precedente del racconto: Mardocheo, mentre dorme, sogna funesti presagi che lo allarmano. Una volta sveglio, sente cospirare alcuni dignitari di corte contro Assuero, che viene prontamente avvertito dei loro propositi di congiura.

Sullo sfondo, fuori dalle mura della città, è raffigurato un impiccato che potrebbe essere Aman, il consigliere di Assuero che aveva cercato di convincere il re ad uccidere tutti gli ebrei e che Ester aveva smascherato ribaltando le sorti del suo popolo. La scena raccoglie dunque momenti diversi del racconto e l’architettura riveste notevole importanza per l’organizzazione della narrazione e scandire la sequenza.

Il dipinto conclude la storia dell’eroina biblica Ester illustrata nelle tre tavole di Jacopo del Sellaio oggi agli Uffizi (inv. 1890 nn. 491, 492, 493) e da altri due pannelli presenti nelle collezioni del museo del Louvre a Parigi e nel Museo Nazionale di Budapest.

La storia di Ester era considerata esemplare per le donne del Rinascimento e questo tema era spesso scelto per decorare gli arredi della camera nuziale dei ceti più abbienti, quali cassoni, lettucci, spalliere. Anche le tavole dipinte da Jacopo del Sellaio facevano parte di questa illustre mobilia, genere artistico in cui Sellaio si cimentò ripetutamente. Rispondendo al gusto dei committenti, il pittore si sofferma sui dettagli decorativi impiegando fra l’altro oro in abbondanza e privando il racconto di ogni componente drammatica.

Le altre due storie di Ester agli Uffizi:

Il banchetto di Assuero

Il banchetto di Vasti

Testo di
Daniela Parenti
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