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San Francesco

Francesco Raibolini, detto il Francia (Bologna 1447 circa -1517)

Data
1490 c.
Collezione
Pittura
Collocazione
B4 Giovanni Bellini
Tecnica
Tempera su tavola
Dimensioni
63 x 44 cm
Inventario
Contini Bonacossi n. 30

Francesco di Assisi sorregge delicatamente una piccola croce astile, una suppellettile spesso connessa con la devozione privata, e porta la mano destra al petto mettendo bene in mostra le mani recanti i segni delle stigmate miracolosamente ricevute durante una visione mistica. La scena si svolge in un ambiente intimo e raccolto, aperto su un quieto paesaggio campestre. Il santo ha un volto giovanile ben caratterizzato che induce a riconoscervi il ritratto di un uomo in veste di san Francesco.

Una luce tersa delinea nitidamente i dettagli come nella pittura fiamminga, tradizione a cui rimanda anche l’invenzione del libro di preghiere appoggiato sul parapetto in primo piano. L’opera è concordemente riferita a Francesco Francia, protagonista della scena artistica bolognese ai tempi della signoria dei Bentivoglio. La resa calligrafica e l’attenzione per i particolari potrebbe d’altra parte essere anche dovuta alla familiarità di Francesco Francia con la tecnica dell’oreficeria, arte praticata dall’artista con successo soprattutto in giovane età.

Alessandro Contini Bonacossi acquistò la tavola dal collezionista bergamasco Gustavo Frizzoni, insieme ad altre opere di area padana, come il Ritratto virile di Giovanni Antonio Boltraffio (https://www.uffizi.it/opere/ritratto-boltraffio) e le due tavole di Bernardino Zenale, anch'esse ora agli Uffizi.

Testo di
Daniela Parenti
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