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Circoncisione di Gesù

Ludovico Mazzolino (Ferrara 1480 circa - 1528/1530)

Data
1525 c.
Collezione
Pittura
Collocazione
D10. Studiolo Ferrarese
Tecnica
Olio su tavola
Dimensioni
40x29 cm
Inventario
1890 n. 1355

L'importanza dell'elemento architettonico e scenografico è costante nella pittura religiosa di Mazzolino. È evidente che le sue opere sono destinate, nella Ferrara rinascimentale, ad esponenti di un umanesimo colto, con un forte interesse per le antichità classiche. Allo stesso tempo, l'artista presenta una felice vocazione al caricaturale, influenzata dall'arte tedesca e vicina a quella del pittore bolognese Amico Aspertini, che conferisce estrema vivacità alle sue opere. Così avviene in questa tavola, dove all'evento assiste un pubblico concitato, dal quale solamente Maria sembra distaccarsi, raccogliendosi in preghiera. Un tema come quello della circoncisione, di antica origine abramitica, suscitava particolare interesse in una città come Ferrara, aperta alla cultura giudaica e alla sua comunità, protetta dalla Casa d’Este. Si narra che alcuni anni prima, nel 1498, lo studioso ebreo Abraham Farissol imbastì il rituale della circoncisione nella casa ferrarese di Pellegrino Prisciani, astrologo e bibliotecario ducale, che fungeva da testimone in compagnia di altri cristiani mossi dal fascino e anche dal desiderio di tornare alle fonti del rito antico. L’artista era incline a trasformare ogni dipinto in un prezioso manufatto che incontrasse il favore dei personaggi della corte estense, che dovettero ambire alle sue piccole tavole, raffinati oggetti di pregio atti a decorare studi e camerini privati, come già facevano i duchi di Ferrara. Appartenuta al cardinale Ippolito d’Este almeno dal 1525 e passata per eredità al cardinale Luigi d’Este suo nipote, l’opera fu acquistata nel 1587 dal cardinale Ferdinando de’ Medici che la espose nella Villa Medici a Roma, prima di succedere al fratello Francesco sul trono granducale e rientrare a Firenze nello stesso anno, lasciando la sua collezione nella villa sul Pincio. Nel 1796 la piccola tavola di Mazzolino venne trasportata a Firenze dove, dal Guardaroba Ducale, entrò nelle Gallerie degli Uffizi il 16 agosto dello stesso anno. 

Bibliografia

S. Zamboni, Ludovico Mazzolino, Milano 1968, p. 42, n. 25, tav. 53; A. Cecchi, La collezione di quadri di villa Medici, in  Villa Medici. Il sogno di un cardinale. Collezioni e artisti di Ferdinando de’ Medici (Roma, Villa Medici, 17 novembre 1999 - 5 marzo 2000), a cura di M. Hochmann, Roma 1999, p. 63; C. Occhipinti, Jacopo Palma il Vecchio: «Ritratti di doe signore antiche». Vicende estensi tra Ferrara, Parigi e Roma (1535-1579), in  Studi di Memofonte. Rivista on-line semestrale, 5, 2010, pp. 3-4 (link); G. Fiorenza, Hebrew. Hieroglyphs, and the Secrets of Divine Wisdom in Ludovico Mazzolino's Devotional Paintings, in  Visual Cultures of Secrecy in Early Modern Europe, a cura di T. McCall, S. Roberts, G. Fiorenza, Kirksville 2013, p. 133; Circoncisione di Gesù Bambino - Lodovico Mazzolino, Catalogo Generale dei Beni Culturali (link)

Testo di
Guicciardo Sassoli de' Bianchi Strozzi
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