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Piccolo busto di Antonia minore

Arte romana

Data
37-42 d.C. circa (testa e parte del busto); fine del XVI secolo (panneggio metallico e peduccio)
Tecnica
calcedonio, argento fuso e dorato (busto); corno e legno (peduccio e plinto)
Dimensioni
altezza cm 13,5
Inventario
Gemme 1921 n. 794

La piccola scultura rappresenta una matrona velata e con diadema caratteristiche che alludono all’iconografia dell’Augusta. I capelli sono divisi da una scriminatura centrale in soffici onde che sembrano raccolte sul retro in una bassa coda, come suggerisce il volume che si intravede sotto il velo che copre la nuca. Questa acconciatura rimanda al primo tipo ritrattistico di Antonia Minore, creato in occasione delle nozze con Claudio Druso, il figlio minore di Livia, nel 16 a.C.

La datazione del manufatto, stando al bustino in calcedonio, si può porre tra la nomina ad Augusta di Antonia sotto il nipote Gaio Caligola e i primi anni del regno del figlio Claudio, quando fu creato un suo secondo tipo ritrattistico. L’importante ruolo rivestito da questa matrona nella domus Augusta è testimoniato dal notevole numero di piccoli ritratti in pietra preziosa della donna, ben cinque.

La scultura faceva parte della collezione medicea già nel 1589, quando fu collocato insieme ad altri tre bustini nella decorazione dello stipo a tempietto della Tribuna; si data alla fine del XVI secolo l’inserimento del busto nel panneggio metallico e sul peduccio in corno ancora oggi visibili.

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