Vai al contenuto principaleVai al footer

San Pietro

Bartolomeo Bulgarini (Siena, ante 1338-1378)

Data
1355-1360 c.
Collezione
Pittura
Collocazione
A5. Lorenzetti - Simone Martini
Tecnica
Tempera su tavola, fondo oro
Dimensioni
167x44 cm
Inventario
1890 n. 6136
Iscrizioni

in basso: S.PETRUS

San Pietro, identificato dall’iscrizione posta in basso nello spessore della pedana, reca un libro e le chiavi del regno dei cieli, consueti attributi del principe degli apostoli. La figura è inquadrata da un arco polilobato, realizzato con pastiglia di gesso dorata, mentre in basso, a imitazione di una predella e separata da una cornice a dentelli, è inserita una formella mistilinea entro la quale è raffigurato un santo a mezzo busto. Si tratta di un apostolo, come indicano le vesti all’antica – tunica e pallio – e il libro, attributo di evangelisti, esegeti e dei santi che hanno diffuso la parola di Dio; potrebbe trattarsi dell’apostolo Giacomo maggiore, in considerazione delle fattezze del volto e dei colori delle vesti.

Insieme al pannello con san Giovanni Battista (inv. 1890 n. 6137), la tavola faceva parte di una pala d’altare oggi smembrata della quale altri frammenti si conservano nella Pinacoteca Nazionale di Siena raffiguranti la Madonna col Bambino in trono (inv. n. 76), san Gregorio Magno (inv. n. 59) e san Giovanni Evangelista, (inv. n. 75). Doveva trattarsi di un polittico ad almeno cinque scomparti, con in basso una sorta di predella formata dalla teoria di santi a mezzo busto e completato in alto da cimase, perdute.

Il polittico sormontava probabilmente uno degli altari della chiesa della Santissima Annunziata nell’ospedale di Santa Maria della Scala a Siena, prestigioso e potente ente benefico presso il quale il pittore senese Bartolomeo Bulgarini nel 1366 entrò come oblato insieme alla moglie, trascorrendovi gli ultimi anni della propria vita. Tra i pochi maestri senesi a sopravvivere alla pestilenza del 1348, Bulgarini divenne il depositario della tradizione artistica della prima metà del secolo. La sua produzione mantiene sempre un tocco arcaizzante, rifacendosi, anche nelle opere mature, a modelli ideati nell’entourage di Duccio di Boninsegna e da Pietro Lorenzetti. Il pittore sviluppa un progressivo interesse per l’ornamentazione, che realizza avvalendosi delle raffinate tecniche artistiche messe a punto nella bottega di Simone Martini.

Testo di
Daniela Parenti
Opere correlate

San Giovanni Battista

Bartolomeo Bulgarini (Siena, ante 1338-1378)

Vuoi visitare Gli Uffizi?
Organizza la tua visita a Firenze, trova prezzi ed orari del museo.

La Newsletter delle Gallerie degli Uffizi

Iscriviti per restare informato!