Ritratto di Vittoria della Rovere
Francesco Furini (Firenze 1603 - 1646)
Figlia unica di Claudia de’ Medici e Federigo Ubaldo della Rovere, Vittoria (1622-1694) divenne unica erede del ducato di Urbino. Fin da bambina fu fidanzata al cugino granduca Ferdinando II de’ Medici con l’obiettivo di annettere il ducato marchigiano al Granducato di Toscana. Il progetto fallì a causa della prematura morte del padre di Vittoria e la conseguente estinzione per linea maschile della dinastia. Il ducato entrò a far parte dei possessi della curia romana, ma a Vittoria spettò il ruolo di tramite per il trasferimento a Firenze della collezione d’arte di famiglia, che tuttora arricchisce le raccolte della Galleria degli Uffizi e di Palazzo Pitti. Dall’unione tra Vittoria e Ferdinando nacque Cosimo III, che salì al trono granducale nel 1670.
La granduchessa, donna dalla viva curiosità intellettuale e grande mecenate, è qui immortalata, poco più che ventenne, da Francesco Furini. Il pittore fiorentino ne delinea con abilità le fattezze trattando con una stesura veloce e apparentemente incompiuta gli elementi della composizione ritenuti secondari, come la poltrona su cui è seduta. Il medaglione d’argento che le orna la veste sembrerebbe riportare il suo emblema: un’ostrica con all’interno una perla.
Il dipinto, commissionato dalla stessa granduchessa, fu da lei collocato nella villa di Poggio Imperiale.