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Senza titolo

Donald Judd (Excelsior Springs, Missouri 1928 - New York 1994)

Data
1965
Tecnica
Pennarello, lapis, collage su carta
Inventario
GDSU n. 116562, Dono di Giuseppe Panza di Biumo, 1994

Dopo essersi laureato in filosofia alla Columbia University School of General Studies e aver frequentato un master in storia dell’arte sotto la guida di Rudolf Wittkover e Meyer Schapiro, tra gli anni Cinquanta e Sessanta inizia il suo percorso nel mondo dell’arte scrivendo per importanti riviste specializzate e insegnando presso l’Hunter College di New York e la Yale University nel Connecticut. Nel frattempo passa dalla figurazione espressionista dei primi dipinti su tela ad esiti prossimi all’astrattismo nelle incisioni su legno. Nel 1963 la sua prima mostra alla Green Gallery di New York presenta degli oggetti tridimensionali in legno e metallo, monocromi, che nel 1965 rende protagonisti del famoso saggio Specific Objects. Queste grandi sagome elementari che diventano l’elemento portante della sua produzione acquistano secondo Judd la loro identità artistica solo grazie alla presenza nello spazio reale che viene così riqualificato; difficile comunque definirle, essendo degli ibridi tra pittura, scultura, architettura, environments. La datazione di questo disegno, 1965, coeva dunque alla pubblicazione del saggio, ne fa una testimonianza particolarmente interessante della genesi della nuova corrente del minimalismo che poi nel 1966 avrà la sua prima pubblica ribalta con la mostra Primary Scructures al Jewish Museum di New York dove confluiscono artisti inglesi e statunitensi coinvolti nelle stesse ricerche su strutture geometriche primarie. In quella mostra peraltro Judd attesta la sua propensione a lavorare con moduli seriali e la predilezione per materiali industriali. Aspetti questi ultimi di cui attesta anche il nostro disegno: si tratta infatti del progetto per la costruzione di un modulo in acciaio, come riportano le dettagliate istruzioni vergate dall’artista in alto a sinistra e destinate agli operai specializzati ai quali, già da quegli anni, delega l’esecuzione delle sue opere. Il disegno è stato donato agli Uffizi nel 1994 dal collezionista Giuseppe Panza di Biumo in risposta all’appello lanciato da un comitato scientifico d’eccellenza guidato dal collezionista Giuliano Gori a seguito dell’attentato di via dei Georgofili.

 

Bibliografia

Risarcimento. Artisti contemporanei per gli Uffizi, catalogo della mostra (Firenze, Uffizi, marzo 1995), a cura di Stefania Gori, Firenze, n. 2, p. 18; Magnete. Presenze artistiche straniere in Toscana, catalogo della mostra (Santomato di Pistoia, Fattoria di Celle, 3 giugno - 30 settembre 2002), a cura di Angela Vettese, Pontedera, p. 138

Testo di
Chiara Toti
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