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Abiti funebri di don Garzia de' Medici: Giubbone con braconi, cappotto

Manifattura fiorentina

Data
1562
Collocazione
Deposito
Inventario
Inv. GGC nn. 8723, 8724

Garzia de’ Medici, nato nel 1547, è il settimo figlio di Cosimo de’ Medici ed Eleonora di Toledo, signori di Firenze. Nel 1562, durante un viaggio sulla costa toscana con i genitori e due fratelli, il piccolo, colpito da febbri malariche, muore improvvisamente. Riceve sepoltura, alla pari di altri importanti membri della famiglia, nelle Cappelle Medicee presso il complesso di San Lorenzo. Nel 1857 viene qui compiuta una prima ricognizione delle salme dei Medici e redatta una relazione che descrive il piccolo don Garzia: «[...] Il cadavere dell’infelice giovanetto trovammo ridotto in ossa, con un berretto di velluto sul teschio. È vestito di un giubbetto di raso rosso ornato di piccole righe fatte con filo d’oro, e su quello ha una sopraveste con maniche, composta della medesima stoffa e ornata di velluto dello stesso colore. I calzoni sono fatti secondo il costume spagnolo, ma le strisce, che un dì furono legate insieme, vi pendono scucite […]”; in Esumazione…, Firenze 1888, http://www.fupress.com/Archivio/pdf%5C4415.pdf.

Quanto descritto, insieme agli abiti di Cosimo ed Eleonora, giunse nel 1983 alla Galleria del Costume come un indistinto ammasso di tessuti informi e divenne oggetto di un complesso intervento di restauro.

Il giubbone in raso cremisi, con guarnizioni in cordoncino dorato e accenno d’imbottitura sull’addome, insieme ai calzoni di velluto, hanno consentito di ricostruire l’abito in forma tridimensionale. Così come l‘intervento di restauro del cappotto, dal collo montante con le grandi maniche aperte verso l’interno, ha permesso il recupero del prezioso tessuto in damasco. Il cappotto è guarnito da una doppia banda in velluto con tagli decorativi. L’abito era corredato anche da un berretto in velluto nero.

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