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Comunicati | 25/09/2017

Gallerie degli Uffizi: un nuovo sito progettato a misura d’uomo

Gallerie degli Uffizi: un nuovo sito progettato a misura d’uomo

Mettere l'uomo al centro, come concetto portante dell’umanesimo storico, ha significato per lo sviluppo e il design del sito, mettere l'utente al centro dell'esperienza di navigazione. Abbiamo voluto realizzare uno strumento utile per chi desidera scoprire i tesori delle Gallerie degli Uffizi, evitando di realizzare una mera vetrina autocelebrativa.

Ricordo bene il primo incontro con il Direttore Schmidt: volevamo capire la sua visione generale sul progetto delle Gallerie degli Uffizi, che ovviamente avrebbe orientato anche lo sviluppo del nuovo sito web. Ricordo l'entusiasmo del “voler fare bene le cose” per trasformare un museo così importante, per l’Italia e per il mondo intero. Mi colpirono in particolar modo due aspetti: la volontà di creare un sito dal design moderno, chiaro e pulito che si ispirasse alla semplificazione delle geometrie del Rinascimento fiorentino, così come alle bicromie del Vasari. In secondo luogo la volontà, dal punto di vista contenutistico e metodologico, di ricreare quello spessore di modernità culturale operato dai tanti umanisti nella storia di questo luogo.

In Cantiere Creativo, agenzia web fiorentina responsabile del visual design e sviluppo web, abbiamo lavorato a stretto contatto con il Dipartimento di Comunicazione Digitale e il Direttore come un unico team. Abbiamo svolto workshop di usabilità e adottato metodologie agili di sviluppo che ci hanno permesso di scegliere, giorno per giorno, le funzionalità da sviluppare per arrivare a questa prima pubblicazione.

L’apparente semplicità del sito è il frutto di un attento studio dell'architettura dell'informazione e dell’usabilità per il visitatore. Una architettura che apre molteplici strade all’evoluzione di questa piattaforma editoriale. Un CMS (Content Management System) progettato e realizzato ad hoc per mettere in relazione i contenuti per famiglie, disabili, scuole e studiosi, in modo trasversale con i musei, collezioni, opere, percorsi, eventi e questo stesso magazine. Spariscono così le sezioni statiche a cui siamo abituati, per dare vita a strutture dinamiche che evolvono e si arricchiscono giorno dopo giorno.

Le mostre virtuali, chiamate iperVisioni, sono un pratico esempio di questo dinamismo: si rivolgono ad una platea vasta formata da studiosi, appassionati, curiosi o turisti di passaggio, con livelli di interesse e approfondimento molto differenti tra loro. Per questo le iperVisioni possono essere realizzate dai curatori scientifici così come dagli assistenti di sala preparati ed esperti, piuttosto che dall’ufficio marketing che ha necessità di promuovere l’immagine e gli eventi dei vari musei. Le mostre virtuali sono uno dei mezzi che permettono di raccontare e far scoprire i dettagli nascosti delle grandi opere, così come dare risalto a quelle meno conosciute ma non per questo di minor valore e bellezza. Opere dislocate in un complesso museale che si estende su tre strutture e numerosissime collezioni. Aiutare i visitatori ad orientarsi, restituendo la doverosa visibilità a Palazzo Pitti e Boboli, tesori meravigliosi da far scoprire al mondo,  è uno dei primi obiettivi di questo sito.

In occasione della conferenza Museum Digital Transformation, abbiamo conosciuto i responsabili marketing e comunicazione di importanti realtà come il British Museum, il Rijksmuseum o il Metropolitan Museum di New York, con i quali abbiamo condiviso esperienze e opinioni sull’importanza che il web ricopre nel settore. Siamo rimasti impressionati dagli enormi investimenti di queste realtà, in termini di creatività e innovazione, per coinvolgere sempre di più il pubblico. Per un museo del calibro delle Gallerie degli Uffizi, il confronto positivo con questi musei internazionali, è un obiettivo fondamentale che non può essere raggiunto in un solo colpo e in un tempo troppo breve. Si tratta di un processo che richiede la costruzione di solide fondamenta tecnologiche e culturali, nell’ottica di abbracciare il cambiamento che già è in atto a livello globale. In questa prima versione del nuovo sito, troviamo tutti gli ingredienti per un’importante rivoluzione mediatica: un nuovo branding; realizzato dall’agenzia CarmieUbertis, un design che rompe in maniera netta con il passato, una solida struttura tecnologica di ultima generazione, il coinvolgimento diretto di chi ha le competenze necessarie per raccontare questo patrimonio dell’umanità.

Come agenzia che pone etica e qualità come punti di forza, non abbiamo potuto ignorare la forte critica lanciata lo scorso anno da parte dei media sullo standard generale dei siti web museali fiorentini. Abbiamo lavorato per dimostrare ancora una volta che è possibile “fare bene le cose”, anche se il cammino può essere lungo, tortuoso e pieno di impedimenti.

Per noi, nati e cresciuti nell’orgoglio fiorentino, è stato un onore immenso aver potuto nuovamente contribuire alla storia di questa città.

 

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