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Mostre | Dal 02/04/2012 al 30/06/2012

Giappone. Terra d’incanti – Di linea e di colore

Giappone. Terra d’incanti – Di linea e di colore

Ripercorrere trecento anni di arte giapponese attraverso opere di eccezionale qualità

Quest’anno Firenze celebra l’arte e la cultura giapponese a Palazzo Pitti, che nel 1585 ospitò i primi ambasciatori giapponesi a raggiungere l’Italia. Le lussuose sale e gli ambienti più prestigiosi del Palazzo saranno coinvolti in questa grandiosa manifestazione, dedicata alle arti e alla cultura dell’arcipelago dell’Estremo Oriente, intitolata “Giappone. Terra d’incanti”. Il Museo degli Argenti ospita la mostra “Giappone. Terra d’incanti – Di linea e di colore”.

La mostra è dedicata all’arte giapponese dal XIV al XIX secolo riunisce un numero straordinario di capolavori e opere di qualità eccezionale. Il Giappone dell’epoca era la terra degli shogun e dei samurai. Le loro armi da taglio erano opere in cui efficacia e bellezza si fondevano, come è possibile constatare dai due preziosi e splendidi “tesori nazionali” che sono stati spediti dal Giappone in occasione della mostra; una spada (katana) e un pugnale (tantō).

I giapponesi dell’epoca amavano circondarsi con le più eleganti opere d’arte. Le loro case e i templi buddisti e shintoisti erano adornati con dipinti eseguiti da artisti di eccezionale talento. Le opere di questo tipo erano eseguite su paraventi dorati o su rotoli, quelle orizzontali pensate per essere appese alle pareti e quelle verticali per essere ammirate un po' alla volta, e disposte su un tavolo, quasi come un fumetto. Quest'arte pittorica fu promossa dagli shogun.

Durante il pacifico periodo Edo (1615-1868), nelle più grandi città giapponesi (Tokyo, Osaka e Kyoto) un’altra cultura, connessa alla classe mercantile, iniziò a svilupparsi; l’Ukiyo (letteralmente “immagini del mondo fluttuante"). Una sezione della mostra è dedicata alle forme artistiche amate da questa categoria di cittadini. Assidui habitué del “Distretto del Piacere”, anche loro amavano la bellezza e l’eleganza. Questo è stato l'ambiente in cui artisti come il grande Hokusai hanno raggiunto la popolarità. In mostra rappresentato da uno straordinario capolavoro, un rotolo verticale raffigurante cinque dame conservato al Museo Hosomi di Kyoto.

L’ultima sezione della mostra esamina l’incontro tra la cultura giapponese e quella europea. L'esposizione di manufatti giapponesi del tipo Nanban (letteralmente "barbari del sud", come i giapponesi definivano gli europei tra il XVI e il XVII secolo) fa rivivere un periodo di fertili relazioni tra l'arcipelago giapponese e l'Europa.

 

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