Questa importante mostra costituisce uno dei periodici appuntamenti scientifici promossi all’interno del Progetto Euploos, nato nel 2006 dalla collaborazione tra il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, il Kunsthistorisches Institut in Florenz Max-Planck-Institut e la Scuola Normale Superiore di Pisa.

All’origine dell’esposizione, la ricerca pluriennale condotta da Roberta Aliventi sul vasto e articolato nucleo grafico di Federico Barocci (Urbino, 1533/1535 - 1612) conservato nelle collezioni degli Uffizi.

Il percorso espositivo, che contempla trentotto disegni ed è caratterizzato da un ordine prevalentemente tematico, intende visualizzare le dinamiche e comprendere i significati del processo creativo dell’artista urbinate. Il metodo preparatorio di Barocci si caratterizza per una profonda complessità e laboriosità, all’interno del quale si ritrova un uso magistrale di un’ampia gamma di tecniche disegnative, spesso usate sperimentalmente come nel caso del pastello. L’attenzione si focalizza su aspetti peculiari, come le variegate modalità di costruzione della figura e dei singoli dettagli, con particolare attenzione alla prassi della reiterazione variata che risponde pienamente a esigenze sia pratiche che mentali. Federico, muovendo da una prima elaborazione grafica, sottopone infatti le proprie invenzioni a una costante indagine conoscitiva al fine di sperimentare ogni possibile soluzione formale. In mostra, oltre a esempi che rivelano le modalità costruttive delle singole figure, è possibile ammirare anche alcuni studi compositivi finalizzati all’analisi di scene più articolate: dai primi schizzi ai modelli prossimi alla versione pittorica.

L’esposizione instaura inoltre uno stimolante dialogo con la mostra Raffaello Parmigianino Barocci. Metafore dello sguardo (Roma, Musei Capitolini, Palazzo Caffarelli, 2 ottobre 2015 - 10 gennaio 2016) realizzata in collaborazione con il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi e con la curatela di Marzia Faietti. In quella sede, peraltro, l’attenzione sui processi di assimilazione e differenziazione cui Barocci sottopone i suoi molteplici modelli è indagata alla luce del confronto emulativo con Raffaello.

Il catalogo online è stato pensato come un work in progress, composto da schede che affrontano, nella maggior parte dei casi, l’analisi di sequenze grafiche, dunque di gruppi di fogli tra loro collegati. Tale scelta presenta una triplice valenza: permette di evidenziare i legami tra le opere esposte in questa sede e quelle selezionate per la mostra ai Musei Capitolini; restituisce appieno la specificità del modus operandi di Federico Barocci, nonché rende visibili i risultati delle riclassificazioni operate, nell’ambito del Progetto Euploos, sul fondo di disegni tradizionalmente attribuiti a Barocci.

 

Il catalogo digitale della mostra è consultabile nel sito del Progetto Euploos.

Federico Barocci detto il Fiori (Urbino, 1528/1535 – Urbino, 1612), Studi di figure per la Madonna del popolo, matita nera, rossa e gessetto su carta cerulea, Gabinetto Disegni e Stampe, Gallerie degli Uffizi, FirenzeFederico Barocci detto il Fiori (Urbino, 1528/1535 – Urbino, 1612), Divinità fluviale, matita nera su carta cerulea, Gabinetto Disegni e Stampe, Gallerie degli Uffizi, FirenzeFederico Barocci detto il Fiori (Urbino, 1528/1535 – Urbino, 1612), Mezza figura maschile, volta a sinistra (Studio per il pastore nella 'Presentazione' di Santa Maria in Vallicella a Roma), matita nera e biacca su carta cerulea, Gabinetto Disegni e Stampe, Gallerie degli Uffizi, Firenze
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Informazioni

Federico Barocci disegnatore. La fucina delle immagini

Sala detti, Gabinetto dei Disegni e delle Stampe, Gallerie degli Uffizi, Firenze

18 dicembre 2015 - 3 aprile 2016

A cura di Roberta Aliventi

Catalogo digitale della mostra consultabile via Progetto Euploos

Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Segretariato regionale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per la Toscana, Ex Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, Gallerie degli Uffizi