Una passeggiata tra le robuste caligae dei soldati romani, i seducenti sandali delle cortigiane greche, i raffinati calzari indossati dagli dei oppure dall’aristocrazia romana; senza dimenticare la ricca varietà di calzature indossate dalle star dei colossal dedicati all’antichità, da Ben Hur al Gladiatore, e le più recenti creazioni di moda, ispirate dallo stile delle calzature del mondo classico e realizzate da protagonisti del fashion contemporaneo come Emilio Pucci, Salvatore Ferragamo, Yves Saint Laurent.

È “Ai piedi degli dei”, mostra a cura di Lorenza Camin, Caterina Chiarelli e Fabrizio Paolucci, accolta nel museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti.

La mostra, incentrata su un tema tanto affascinante quanto inedito, vuole raccontare gli infiniti ruoli che la scarpa ha rivestito in Occidente dai tempi antichi ai giorni nostri. Veri e propri protagonisti del percorso espositivo, formato da circa 80 opere (alcune delle quali giunte in prestito da importanti musei internazionali come il Louvre), saranno gli esemplari delle principali tipologie di calzature usate nel periodo compreso fra il V secolo a.C. e il IV d.C. e testimoniateci sia su preziose opere d’arte, fra le quali rilievi e vasi dipinti, sia in originale, come gli eccezionali reperti provenienti dal forte romano di Vindolanda nell’Inghilterra del nord.

L’antico è messo a diretto confronto con il contemporaneo. Scarpe di alcuni tra i più grandi stilisti (come Genny, Céline, Richard Tyler, Renè Caovilla, Donna Karan) saranno esposte insieme ai modelli originali realizzati dalla più celebre manifattura italiana di calzature per il cinema, il calzaturificio Pompei, per alcuni dei film peplum divenuti veri e propri cult: si potranno ammirare i sandali di Liz Taylor-Cleopatra, i calzari di Charlton Heston-Ben Hur, quelle del Gladiatore Russell Crowe, le calighe dell’Alexander-Colin Farrell. ‘Ai piedi degli dei’ trova infine il suo naturale completamento nella multivisione, ideata e diretta da Gianmarco D’Agostino (Advaita Film) per immergere il visitatore in un universo di immagini in cui archeologia, fashion si fondono con i miti del grande schermo.

Il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt: “Da sempre l’Uomo ha voluto riversare nelle calzature, strumento umile e quotidiano, un riflesso di quei principi di armonia e simmetria che governavano il gusto classico. La scarpa divenne cosi essa stessa opera d’arte, un oggetto plasmato più per esigenze estetiche che pratiche. Proprio per illustrare compiutamente questo ‘destino’ della calzatura, i cui presupposti sono già nel mondo greco-romano, si è voluto allargare il tema di questa mostra a due espressioni della cultura contemporanea intimamente legate fra di loro: il cinema e la moda. Sotto il segno della classicità, i curatori hanno esplorato questo inedito aspetto della ‘Fortuna dell’Antico’, recuperando suggestioni, echi e consonanze che, attraverso le pellicole di film come Cleopatra e l’ispirazione di stilisti, creano un inaspettato legame fra passato e contemporaneità”.

Fabrizio Paolucci, curatore della mostra e direttore del Dipartimento Antichità degli Uffizi:

“La scarpa non è soltanto un accessorio e questo concetto era ben chiaro già agli antichi, al pari dell’abilità che richiedeva il realizzarle. Platone, ad esempio, non esitava a definire l’arte del calzolaio una vera e propria scienza. Con la sua foggia o i suoi colori, questo indumento raccontava tutto della persona che le indossava: il sesso, la condizione economica, la posizione sociale e il lavoro. Quel che è stato sempre considerato un semplice dettaglio del vestiario, diviene ora il protagonista di un’esposizione, il cui fine è proprio quello di restituire alla scarpa il suo ruolo di prezioso documento del gusto e della tecnica del mondo greco-romano”.

 

UN PO’ DI STORIA DELL’ANTICA CALZATURA

Nel mondo classico la foggia delle calzature costituiva spesso connotazione tipica di ben precise categorie sociali. Le caligae chiodate, ad esempio, erano usate prevalentemente dai soldati perché ideali per le lunghe marce, mentre i calcei, simili a bassi stivaletti e spesso vivacemente colorati se indossati dalle donne, connotavano le classi più elevate (patrizi, senatori e imperatori). Le fonti tramandano che le cortigiane, invece, erano solite indossare sandali che recavano, sul lato inferiore della suola, dei chiodini disposti in maniera tale da lasciare sul terreno un’impronta con la scritta “seguimi”.

La seduzione, del resto, è da sempre un aspetto connaturato con questo capo dell'abbigliamento che, non a caso, svolgeva un ruolo simbolico di primo piano anche nel rito nuziale antico. E già nel mondo antico, la scarpa era protagonista di favole come quella di Rodopi, diretta antenata di Cenerentola, raccontata per la prima volta da Erodoto e poi da Strabone. Fin da allora, inoltre le calzature sono protagoniste di modi di dire. Cicerone, in una delle sue Filippiche, usa l'espressione “mutavit calceos” per dichiarare il mutamento del rango sociale di un personaggio, divenuto senatore, dal momento che i calcei dei senatori differivano da quelli dei patrizi.

ATTENZIONE: la mostra è da ritenersi ad accessibilità limitata, a causa delle restrinzioni sugli usi degli ascensori previsti dalle misure per il contrasto della diffusione del COVID-19. I nostri ospiti, portatori di disabilità o a mobilità ridotta, sono pregati di informarsi presso le biglietterie qualora intendessero visitare la mostra.

Piedi di statua di fanciullo in bronzo, con crepidae età romana (fine I secolo a.C. - I secolo d.C.) bronzo fuso con procedimento a cera perduta e con tecnica indiretta, con inserzioni in rame Museo Archeologico Nazionale, Firenze I Foot of a statue of a young boy wearing crepidae Roman era (late 1st century BC – 1st century AD) bronze cast using lost wax method and indirect technique, with copper inserts Museo Archeologico Nazionale, FlorencePiede sinistro di statua colossale I secolo d.C. marmo bianco a piccoli cristalli, forse pentelico Galleria dei Candelabri, Musei Vaticani, Città del Vaticano I Left foot of a colossal statue wearing a crepida 1st century AD white marble with small crystals, possibly Pentelic Gallery of the Candelabra, Vatican Museum, Vatican CityFrammento di piede di statua I secolo d.C. bronzo; fusione cava, patina verde scuro Museo Nazionale Concordiese di Portogruaro, Portogruaro I Fragment of a statue’s right foot 1st century AD bronze Museo Nazionale Concordiese di Portogruaro, PortogruaroCippo sepolcrale del calzolaio C. Iulius Helius prima età adrianea (inizi II secolo d.C.) marmo bianco a grana fine Centrale Montemartini, Musei Capitolini, Roma I Commemorative tombstone of the shoemaker Caius Iulius Helius Early age of Hadrian fine grain white marble Centrale Montemartini, Musei Capitolini, RomePiede calzato di statua virile colossale prima metà del II secolo d.C. statuaria in bronzo Museo Archeologico “Francesco Ribezzo”, Brindisi I Shod left foot from a colossal statue of a man First half of the 2nd century AD bronze Museo Archeologico “Francesco Ribezzo”, BrindisiRilievo frammentario di Septimia Stratonice II sec. d.C. marmo Parco Archeologico di Ostia antica, Ostia I Fragmentary relief of Septimia Stratonice 2nd century AD marble Parco Archeologico di Ostia antica, OstiPiede votivo dedicato a Serapide, Iside e Arpocrate marmo II-III sec. d.C Museo Egizio, Torino I Votive foot dedicated to Serapis, Isis and Harpocrates 2nd – 3rd century AD marble Museo Egizio, TurinPaio di calzature da bambino 200-213 d.C. cuoio, ferro Roman Vindolanda Fort and Museum, Bardon Mill, UK I Pair of children’s shoes 200-213 AD leather and iron  Roman Vindolanda Fort and Museum, Bardon Mill, EnglandCalzare ispirato ai mullei 1950 pelle, camoscio, cuoio, placca in metallo Pompei 2000 Srl, Formello (RM) Questo calzare fu realizzato dal laboratorio POMPEI per Robert Taylor nel ruolo del console Marcus Vinicius, vittorioso comandante in carica della XIV Legione romana, nel film Quo Vadis? di Mervin LeRoi (1951) I Footwear inspired by mullei 1950 leather, suede, metal plaque Pompei 2000 Srl, Formello (RM) Quo Vadis, directed by Mervin LeRoi, 1951Rivisitazione di sandalo antico, su platform 1961 pelle, cuoio Pompei 2000 Srl, Formello (RM) Nato dalla creatività di Irene Sharaff, questo sandalo è stato realizzato dal calzaturificio POMPEI per il personaggio Cleopatra, interpretato da Elizabeth Taylor diretta da Joseph L. Mankiewicz nel film Cleopatra del 1963 I Revisitation of an ancient sandal, on a platform sole 1961 leather Pompei 2000 Srl, Formello (RM) Cleopatra, directed by Joseph L. Mankiewicz,1963Calzare ispirato alle endromídes 1999 pelle di camoscio e di maialino, cuoio, filo in cotone Pompei 2000 Srl, Formello (RM) Calzare ideato da Janty Yates e realizzato dal laboratorio POMPEI per Joaquin Phoenix nel ruolo di Commodo, figlio dell’imperatore Marco Aurelio e spietato antagonista di Maximus nel film Gladiator di Sir Ridley Scott (2000) I Footwear inspired by endromídes 1999 suede and pigskin, leather, cotton thread Pompei 2000 Srl, Formello (RM) Gladiator, directed by Ridley Scott, 2000L’Etrusco (Fernando Baldi) Manifesto pubblicitario per Salvatore Ferragamo 2013 acrilico e tempera su tela Museo Salvatore Ferragamo, Firenze I L’Etrusco (Fernando Baldi) Advertisement for Salvatore Ferragamo 2013 acrylic and tempera on canvas  Museo Salvatore Ferragamo, FlorenceSalvatore Ferragamo Flash 2013 sandalo in capretto con ali realizzate a taglio vivo e stampate ad alta frequenza Museo Salvatore Ferragamo, Firenze I Salvatore Ferragamo Flash 2013 vacchetta leather Museo Salvatore Ferragamo, FlorenceYves Saint Laurent Sandalo femminile destro 1992 P/E capretto, cuoio  calzaturificio Rossimoda per Yves Saint Laurent Museo della Calzatura - Villa Foscarini Rossi, Stra I Yves Saint Laurent Woman’s sandal, right foot 1992 Spring-summer collection kidskin, leather  Made by Calzaturificio Rossimoda Museo della Calzatura - Villa Foscarini Rossi, StraRené Caovilla Sandalo femminile destro 2000 raso di seta, tessuto elastico, capretto, Swarovski, cuoio, gomma Museo internazionale della Calzatura – Castello Sforzesco, Vigevano I René Caovilla Woman’s sandal, right foot 2000 silk satin, elasticated material, kidskin, Swarovski, leather, rubber Museo internazionale della Calzatura – Castello Sforzesco, VigevanoPiedi incrociati con krepídes metà del II secolo a.C. terracotta di colore grigio per l’esposizione al fuoco e con minime tracce di colore Museo Archeologico Nazionale “Gaio Cilnio Mecenate”, Arezzo I Crossed sandalled feet Mid-2nd century BC terracotta Museo Archeologico Nazionale “Gaio Cilnio Mecenate”, Arezzo
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Informazioni

Enti Promotori

Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo

Gallerie degli Uffizi

Firenze Musei

Titolo della mostra

Ai piedi degli dei. L'arte della calzatura tra antica Roma, cinema colossal e moda contemporanea

Sede espositiva

Museo della Moda e del Costume, Palazzo Pitti

Periodo della mostra

17 dicembre 2019 - 20 settembre 2020

 

Orario della mostra

martedì – domenica ore 8.30 - 18.30;

 


Chiuso il lunedì


Prezzo del biglietto                   

biglietto intero € 16.00; ridotto € 2.00 per i cittadini dell’U.E. tra i 18 e i 25 anni;

gratuito riservato a minori di 18 anni di qualsiasi nazionalità, portatori di handicap ed un accompagnatore, giornalisti iscritti all’Ordine Italiano dei Giornalisti, docenti e studenti di Architettura, Conservazione dei Beni Culturali, Scienze della formazione, Diploma di Laurea di lettere e filosofia con indirizzi di laurea archeologico o storico-artistico, Diploma di Laurea o corsi corrispondenti negli Stati membri dell’Unione Europea, insegnanti italiani con contratto a tempo determinato e indeterminato in servizio presso una scuola pubblica o paritaria.

Servizio didattico per le scuole                           

Visita guidate per le scolaresche solo su prenotazione. Costo di € 3.00 ad alunno.

Info e prenotazioni: Firenze Musei 055.294883

Servizio visite guidate

Per il mese di agosto ogni martedì e venerdì ore 9.30 e 10.30 (eccetto il 14 agosto), visite guidate gratuite con i curatori della mostra.

info e prenotazioni: Firenze Musei 055.290383

e-mail firenzemusei@operalaboratori.com