Crocifissione (Inv. 1890 n. 9308)

Sullo sfondo delle mura della città di Gerusalemme, è raffigurato Cristo crocifisso insieme ai due ladroni, a sinistra quello che riconobbe il Figlio di Dio ottenendo così la salvezza, e a destra il ladrone che offese Cristo, raffigurato mentre distoglie lo sguardo dal Salvatore. Dalle ferite nel corpo di Gesù scende copioso il sangue che bagna la croce, issata sul monte Golgota dove, secondo la tradizione, erano sepolte le ossa del progenitore Adamo. Ai lati del Salvatore sono Maria e san Giovanni Evangelista in atteggiamento dolente. Una coltre di nubi corona la scena.

Il tipo iconografico della crocifissione di Cristo tra i due ladroni nacque intorno al VI secolo, ma in Russia si diffuse soprattutto a partire dalla fine del XVI secolo. Nell’icona degli Uffizi la raffigurazione in tralice delle due croci, un espediente impiegato per simulare la profondità dello spazio, presuppone probabilmente l’influenza di modelli dell’Europa occidentale.

L’opera, dipinta utilizzando una gamma cromatica assai ridotta e un disegno abbastanza approssimativo, presenta caratteristiche comuni ad altre icone della collezione degli Uffizi, realizzate in botteghe provinciali della Russia centrale nel secondo quarto del XVIII secolo