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Autoritratto

Franca Pisani (Grosseto 1956)

Data
2013
Collezione
Pittura
Collocazione
Depositi
Tecnica
Ossidi e terre su tela; plexiglass
Dimensioni
86x61cm
Inventario
1890 n. 10629

Pittrice, scultrice, performer, Franca Pisani esordisce in ambito di arte concettuale con il progetto Album Operozio (1976-78): un libro in 6 numeri che raccoglie pensieri, bozzetti e disegni di numerosi artisti, tradotti dalla Pisani in timbri. In questo progetto, come in quello, di poco successivo, Manumissio, rispetto all’astrazione pura che caratterizza altre esperienze artistiche coeve, Pisani cerca un modo per esprimere concretamente e conservare testimonianza, appunto con il manufatto fisico che ne resta quale traccia, di una specifica individualità.

Dalla fine degli anni Settanta e per oltre un ventennio, l’artista volontariamente si allontana dalla scena pubblica. Torna a esporre all’inizio degli anni Duemila. La sua produzione, che spazia fra dipinti, sculture, installazioni, fashion design, oggetti d’arte applicata, è caratterizzata da un segno elegante e ripetuto, tracciato in contrasto cromatico sul fondo variamente monocromo delle sue composizioni: una vera e propria scrittura con la quale la Pisani compone, di opera in opera, un diario esistenziale, nel quale forme umane e vegetali si creano o si dipanano proprio grazie a questo movimento gestuale incessante.

Da un simile fondo monocromo, solcato da segni bianchi, emerge l’Autoritratto dipinto nel 2013 e donato alle Gallerie degli Uffizi in occasione della mostra Dietrofront. Il lato nascosto delle collezioni (a cura di G. Giusti, 17 dicembre 2013 - 2 febbraio 2014). In quest’opera, Franca Pisani si autorappresenta con due facce, racchiuse in una scatola di plexiglas (un modo per esibirsi, ma proteggendosi). Dopo un lungo percorso di cammino e di maturazione, passato e presente, privato e pubblico, corpo (in quanto apparenza esterna) e anima (l’intimo sentire dell’artista), sono ritrovati e in equilibrio armonico con il mondo naturale da cui tutto proviene, e verso cui tutto ritorna: lo testimoniano i materiali organici (ossidi e terre) usati per comporre l’opera su tela. Il passato, il proprio personale vissuto, non sono negati, tutt’altro: finalmente conquistata la sua strada, certa di se stessa e del suo essere donna, e artista, Pisani mostra qui, senza remore e con volto finalmente sereno, la sua doppia anima: sul retro, la sindone di ciò che è stata; sul recto, la sua attuale condizione, finalmente libera e pronta a una nuova felice stagione artistica.

 

 

Bibliografia

Dietrofront. Il lato nascosto delle collezioni, catalogo della mostra, a cura di Giovanna Giusti, Gallerie degli Uffizi, Sala delle Reali Poste, 17 dicembre 2013 - 2 febbraio 2014, Firenze 2014.

Testo di
Francesca Sborgi
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