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Ritratto del cardinale Leopoldo de’ Medici

Giovan Battista Foggini (Firenze 1652 - 1725)

Data
1697
Collezione
Scultura
Collocazione
C1. Dalle origini ale Seicento
Tecnica
Marmo
Dimensioni
h.160 cm
Inventario
1914 n. 350

Il marmo ritrae Leopoldo de’ Medici (1617-1675) in abito cardinalizio, seduto su un seggio imbottito mentre tiene un documento tra le mani. L’opera è caratterizzata da una vigorosa torsione del corpo e da un’accurata resa dei dettagli dell’abito cardinalizio. Lo scultore sembra sfidare la durezza del marmo, grazie ad un’esecuzione realistica dei minimi particolari, come le trine che adornano il talare, i lunghi capelli inanellati che ne incorniciano il volto, con perfetto equilibrio tra la dolcezza del modellato, evidente per esempio nei lunghi favoriti, la resa accurata dei dettagli somatici e idealizzazione aulica, peraltro coerente con la raffinata personalità del personaggio rappresentato, celebrato come il “Principe dei collezionisti”. Figlio di Cosimo II de’ Medici e Maria Maddalena d’Austria, il cardinale fu personaggio di vasta cultura, grande collezionista e amante dell’arte, ma anche promotore di studi scientifici. A lui si devono l’acquisto di un ingente numero di opere, molte delle quali tuttora esposte agli Uffizi, ma soprattutto l’avvio della celebre collezione di autoritratti. La scultura fu commissionata da Cosimo III, nipote di Leopoldo, che volle dare rilievo agli autoritratti ereditati dallo zio esponendoli in un’apposita sala della Galleria. L’ambiente, noto come Sala degli Autoritratti, aveva il soffitto decorato da Pier Dandini con l’Allegoria della Toscana incoronata dalla Virtù e accompagnata dalle Arti e dalle Scienze. Come sommo omaggio a Leopoldo, al centro della sala, Cosimo III fece costruire dallo stesso Giovan Battista Foggini una tribuna, riccamente decorata in marmi policromi, destinata ad accogliere l’effigie dello zio. La tribuna, che si trovava nel corridoio di Ponente degli Uffizi in corrispondenza di quella più nota del Buontalenti nell’ala opposta dell’edificio, venne completata nel 1707, e negli anni seguenti fu descritta con grande ammirazione da molti visitatori. Della Sala e della tribuna, successivamente smantellate, rimane testimonianza in quattro disegni ora conservati presso la Österreichische Nationalbibliothek di Vienna. Una versione preliminare in terracotta della statua del cardinale è invece conservata al Skulpturensammlung und Museum für Byzantinische Kunst di Berlino (inv. n. 2163). La carriera di Giovan Battista Foggini, uno dei massimi scultori barocchi a Firenze, ricevette grande sostegno sia da parte di Cosimo III de’ Medici che del figlio il Gran Principe Ferdinando, dato che entrambi gli affidarono commissioni di prestigio sia scultoree che disegni per i preziosi manufatti in pietre dure poi realizzati dalla Galleria dei Lavori.

Bibliografia

R. Balleri, in Leopoldo de' Medici principe dei collezionisti, catalogo della mostra (Firenze, Gallerie degli Uffizi, Tesoro dei Granduchi, 7 novembre 2017 – 28 gennaio 2018) a cura di Valentina Conticelli, Riccardo Gennaioli, Maria Sframeli, Livorno, Sillabe 2017, pp. 242-243

Testo di
Elena Marconi; Arianna Borga
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