Doppio Autoritratto
Igor Mitoraj (Oederan, Germania 1944 - Parigi 2014)
Mitoraj, formatosi all’Accademia di Belle Arti di Cracovia quindi all’École des Beaux-Arts di Parigi, trascorre la sua intera vita dividendosi fra Parigi e Pietrasanta, in Toscana, dove instaurò fecondi sodalizi con i laboratori artigianali specializzati nella lavorazione del marmo e nella fusione in bronzo. La sua carriera è costellata da un’intensa attività espositiva in tutto il mondo, in particolare in Europa. Spesso nei luoghi in cui l’artista espone, una o più opere trovano collocazione definitiva. Ne è un esempio la scultura monumentale Tindaro screpolato, collocata permanentemente entro il Giardino di Boboli dopo la mostra personale del 1999.
Nel Doppio Autoritratto, al centro della composizione, sono posizionate due teste col profilo dell’artista: una è avvolta da bende e l’altra è ferita. Le teste emergono dal fondo in bronzo del pannello e sono unite da una forma a triangolo sottilmente tracciata (emblema della “perfezione ricercata” dall’artista). In basso sulla sinistra, sono adagiati gli strumenti tradizionali dello scultore, mentre sui lati si riconoscono le figure di Icaro e Icaria, proiezione femminile del figlio di Dedalo. Entrambe le figure, classicamente rappresentate, sono mutile come metafore dell’ispirazione del suo lavoro. Come ha scritto Alessandra Pinchera "Mitoraj si rappresenta due volte mettendo in scena se stesso e il suo alter ego: egli si rende frammento, assumendo le forme frantumate delle sue stesse sculture, dando corpo a una mistica trasfigurazione che sigilla l’uomo e il suo genio creativo".
L’opera è stata donata dall’Artista nel 2003, su richiesta dell’Associazione Amici degli Uffizi.
G. Badino, in I volti dell'Arte. Autoritratti dalla Collezione degli Uffizi, a cura di Giovanna Giusti e Maria Sframeli, catalogo della mostra (Venezia, Palazzo Franchetti, 26 gennaio - 6 maggio 2007), Milano, Skira 2007; A. Pinchera, Igor Mitoraj in Vie della Scultura. Dagli Uffizi per Forte dei Marmi, catalogo della mostra (Forte dei Marmi, Villa Bertelli, 27 luglio - 27 ottobre 2014) a cura di Giovanna Uzzani e Ilaria Cicali, Maschietto Editore, 2014, pp. 84-87.