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Compianto su Cristo morto

Pietro Perugino (Città della Pieve, Perugia 1448 circa – Fontignano, Perugia 1523)

Data
1495
Collocazione
Sala di Saturno
Tecnica
Olio su tavola
Dimensioni
220 x 195 cm
Inventario
Inv. 1912 n. 164
Iscrizioni

PETRUS PERUSINUS PINXIT A.D. MCCCCLXXXXV

Il corpo di Cristo deposto dalla croce è appoggiato sul sudario bianco, retto da Nicodemo, a sinistra, e Giuseppe d’Arimatea, che indossa un insolito copricapo di stoffa con motivi floreali. La Madonna, il cui velo sulla testa e il soggolo a coprire il collo rimandano all’abbigliamento monacale, contempla il figlio morto insieme alle pie donne e a Maria Maddalena, in piedi alle sue spalle, vestita di rosso. È più incerta l’identificazione degli altri personaggi, ad eccezione del giovane apostolo col manto rosso, a destra, da identificare con Giovanni evangelista. Pur nella diversa gestualità, ogni figura è partecipe della mestizia dell’evento, coinvolgendo il devoto che si soffermava a pregare davanti all’immagine e inducendolo alla meditazione. L’inserimento di alcuni raffinati dettagli di moda nelle vesti e nelle acconciature, oltre ad incontrare il gradimento della committenza, contribuiva a stimolare l’attenzione dello spettatore. Il sentimento malinconico della composizione è accentuato dalla luce crepuscolare e dallo struggente paesaggio collinare.

Proveniente dalla chiesa del convento di Santa Chiara a Firenze, il dipinto fu eseguito dal Perugino a Firenze all’apice della sua carriera. La bellezza senza tempo delle figure da lui dipinte e la perfezione che emanano le sue composizioni, gli valsero l’epiteto di “divin pittore” attribuitogli da Giovanni Santi, il padre del suo allievo Raffaello.

Testo di
Daniela Parenti
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