Vai al contenuto principaleVai al footer

Bacco

Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio (Milano 1571 - Porto Ercole 1610)

Data
1598 c.
Collezione
Pittura
Collocazione
D32. Caravaggio - Il Bacco
Tecnica
Olio su tela
Dimensioni
95 x 85 cm
Inventario
1890 n. 5312

Il dipinto si inserisce nella serie giovanile delle mezze figure dipinte "in chiaro" che annovera opere come il "Fruttaiolo" della Galleria Borghese di Roma, il "Fanciullo morso dal ramarro" della Fondazione Longhi di Firenze , il "Canestro di frutta" della Pinacoteca Ambrosiana di Milano. Caravaggio, protagonista a Roma nella prima decade del Seicento di una rivoluzione in pittura che invase l’Europa intera, ostenta in quest’opera una magistrale resa naturalistica del mondo vegetale. Sorprendente la resa del cesto di frutta e della coppa di vino offerto dal Dio , brani intesi da alcuni studiosi come invito oraziano alla vita frugale, alla convivialità e all'amicizia. La scultorea figura di Bacco, dall’espressione stordita dal vino è esemplata su modelli dell’arte classica, in particolare in ritratti di Antinoo, e appare intrisa di una sensualità languida. Mina Gregori vi ha letto una particolare visione dell’antichità inneggiante alla libertà dei sensi ed un riferimento ai riti iniziatici ed ai travestimenti bacchici che si praticavano a Roma. Rinvenuta nei depositi degli Uffizi nel 1913 e attribuita al Caravaggio da Roberto Longhi, l'opera è da riferirsi all’attività ancora giovanile del pittore, quando, a Roma, si trovava sotto la protezione del cardinale Francesco Maria del Monte. Questo dipinto, assieme alla Medusa (inv. 1890 n. 1351), venne donato dal Cardinal del Monte a Ferdinando I de' Medici in occasione della celebrazione delle nozze del figlio Cosimo II nel 1608.

Video
Vuoi visitare Gli Uffizi?
Organizza la tua visita a Firenze, trova prezzi ed orari del museo.

La Newsletter delle Gallerie degli Uffizi

Iscriviti per restare informato!