Notizie dei professori del disegno da Cimabue in qua  per le quali si dimostra come, e per chi le belle arti di pittura , scultura e architettura, lasciata la rozzezza delle maniere greca e gottica, si siano in questi secoli ridotte all'antica loro perfezione, opera di Filippo Baldinucci  fiorentino distinta in secoli, e decennali, in Firenze, per Santi Franchi,  [16], 68, [4]  

Filippo Baldinucci fu l’esperto prescelto dal cardinal Leopoldo de’ Medici (Firenze 1617-Firenze 1675) per riordinare la sua vasta raccolta di disegni - che formò il primo nucleo dell’attuale collezione custodita presso il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi – e la collezione di autoritratti degli artisti, conservata presso la Galleria delle Statue e delle Pitture. Baldinucci accompagnò il riordinamento della collezione del cardinale allo studio degli artisti che furono autori dei disegni, pubblicando una storia dell’arte italiana, altrettanto apprezzata delle stesse Vite vasariane. L’opera si concluse solo nel 1728 arrivando a comprendere 6 volumi: i primi tre furono scritti da Filippo Baldinucci e gli ultimi dal figlio Francesco Saverio.

L’iscrizione a penna presente sull’esemplare ci dice che questo primo volume è “un dono dell’autore” presumibilmente al granduca Cosimo III, a cui è rivolta l’iniziale lettera dedicatoria. In seguito, questo esemplare fece parte della biblioteca del Collegio dei Gesuiti di Firenze, come si evince dalle altre note manoscritte poste all’interno del volume.