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Autoritratto

Costantino Nivola (Orani, Nuoro 1911 – New York, USA 1988)

Data
1981
Collezione
Pittura
Collocazione
Collezione degli autoritratti
Tecnica
Olio su tela
Dimensioni
40,5 x 31 cm
Inventario
1890 n. 9823

Nato a Orani, in Sardegna, Nivola dal 1931, grazie a una borsa di studio, frequenta l’ISIA di Monza, con maestri quali Marino Marini e Edoardo Persico. Diplomatosi nel 1936, diviene nel 1937 art director alla Olivetti. Collabora nello stesso anno all’apparato decorativo del Padiglione Italia all’Esposizione Universale di Parigi: qui, la visita del padiglione spagnolo rafforza i sentimenti antifascisti maturati già da tempo. Con la moglie Ruth Guggenheim, ebrea, per sfuggire alle persecuzioni razziali, si trasferisce dal 1938 prima a Parigi, poi a New York, dove trascorrerà una parte importante della sua vita e carriera. Fra il 1948 e 1949, Nivola inventa una nuova tecnica per modellare sculture in cemento da matrici di sabbia, il sand casting. Con questa tecnica realizza il monumentale fregio decorativo in gesso, di 25 metri per 3, per lo showroom Olivetti sulla Fifth Avenue a New York, progettato dallo studio BBPR. Questa prima importante commissione e il successo che ne deriva consacrano Nivola fra gli artisti che usano la scultura in dimensione monumentale e in stretto rapporto con l’architettura. Dagli inizi degli anni Settanta, dopo aver sperimentato una enorme varietà di tecniche e materiali, Nivola si stabilisce in Toscana per dedicarsi prevalentemente alla scultura in marmo e maturando un rapporto di elezione con la Toscana e con i laboratori di lavorazione del marmo della Versilia in particolare. Il presente Autoritratto è stato eseguito nel 1981 per gli Uffizi, in risposta all’invito ricevuto da parte di Luciano Berti a donare un’opera per commemorare il quarto centenario dalla fondazione degli Uffizi. Assai significativo che Nivola, ben conscio del valore storico della collezione degli Uffizi e delle presenze con cui qui il suo dipinto si sarebbe confrontato, decida di autorappresentarsi come pittore, nonostante avesse praticato quest’arte solo in gioventù. Ma la tavolozza e il pennello si affiancano comunque agli abiti pesanti, per il lavoro scultoreo, e al candido pannello sullo sfondo, un tributo alla Versilia e alle sue cave.

 

Bibliografia

Gli Uffizi. Autoritratti del Novecento, a cura di Giovanna Giusti, Firenze 2013, p. 13.

Testo di
Francesca Sborgi
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