Autoritratto
Arturo Carmassi (Lucca 1925 - Empoli 2015)
Nato a Lucca nel 1925, Arturo Carmassi si trasferisce con la famiglia, avversa al fascismo, a Torino nel 1929. Il presente Autoritratto è dipinto negli anni d’esordio, successivi al diploma all’Accademia Albertina. Il pallore del volto, emergente dal fondo bruno e incorniciato dai neri folti capelli, contrasta con il rosso accesso del foulard annodato al collo. L’opera manifesta l’influenza della scuola francese, conosciuta nel soggiorno parigino del 1946 e trasmette all’osservatore il sentimento di inquietudine e di scalpitante rovello che doveva caratterizzare l’animo del giovane Carmassi in questi anni di acceso dibattito fra astrattismo e figurazione. Ma Carmassi si distingue fin da subito per una presa di posizione indipendente e lontana da gruppi e da teorizzazioni astratte, e per la sua devozione all’arte come esercizio di profonda introspezione.
Dalla fine degli anni Cinquanta, il suo stile matura dalla vicinanza con le ricerche dell’astratto informale con elementi desunti dal surrealismo, verso la definizione di un linguaggio che accompagna al recupero di forme della rappresentazione naturale il confronto con fonti letterarie e mitologiche, riferimenti che diverranno imprescindibili per la sua produzione artistica. Nel vasto corpus di opere (disegni, dipinti, sculture anche di dimensione monumentale) prodotto nella sua lunga e prolifica carriera, Carmassi, vorace sperimentatore di tecniche e materiali, lavora intensamente nel cercare e definire una forma autoreferente, non esistente nel mondo naturale: uno stile né figurativo né astratto, espressione di una intensa e originalissima visione e percezione del mondo e dei propri sentimenti.
L’ Autoritratto è stato donato dall’Artista alle Gallerie degli Uffizi nel 1981, in risposta all’appello rivolto dall’allora direttore del museo Luciano Berti a artisti viventi, per implementare la collezione degli autoritratti in occasione del quarto centenario dalla fondazione degli Uffizi.
Carmassi, testi di Jean–Marie Drot, Bernard Manciet, e Marina Pizziolo, catalogo della mostra (Firenze, Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, 2 aprile – 5 maggio 1999), Firenze, Edizioni Il Ponte, 1999; Gli Uffizi. Autoritratti del Novecento, a cura di Giovanna Giusti, Firenze, Giunti 2013.