Abito femminile, manifattura siciliana
Manifattura italiana
L’abito è un tipico esempio di robe à la française, composto da tre pezzi: una andrienne, che si allarga posteriormente in un breve strascico e ha maniche tagliate sopra il gomito, con due volani sagomati sovrapposti a piccoli cannoni; un sottanino e una pièce d’estomac o pettorina. Esso è inoltre completato da un paio di scarpe coordinate.
Il tessuto è un raso rigato liseré con motivo di sinuosi serti di fiori disposti in parallelo entro comparti di diverso colore. La fodera è in tela di lino all’orlo. Tutto l’abito, fodere comprese, è cucito con filo di seta a due capi, ritorto a ‘S’, di colore azzurro.
Il completo è appartenuto a Donna Dorotea Statella dei Principi di Montegrifone, Cassaro e Sabuci, sposata il 14 aprile 1769 con il barone Don Pasquale Bruno Modica. La tradizione familiare tramanda che l’abito sia stato indossato in occasione di visite a corte rese allo zio Don Antonio Statella, tredicesimo Gran Siniscalco ereditario del regno di Sicilia.
Acquisto dello Stato, 1996.