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Comunicati | 25/07/2019

La "Madonna della gatta" di Barocci esposta a Palazzo Pitti

La "Madonna della gatta" di Barocci esposta a Palazzo Pitti

Il dipinto ritorna visibile nella Sala di Berenice della Galleria Palatina dopo essere stata per un decennio nei depositi

La "Madonna della Gatta", opera dell'artista urbinate del '500 Federico Barocci, torna finalmente esposta dopo aver trascorso oltre un decennio in deposito: tanti anni fa accolta agli Uffizi, diventa adesso uno dei capolavori di Palazzo Pitti.  Dal 24 luglio 2019 il grande dipinto a olio su tela è difatti protagonista della sala di Berenice, nella Galleria Palatina, insieme ad altre opere di Barocci riallestite in questo spazio per l'occasione (il "Ritratto di fanciullo" e la copia coeva dall' "Annunciazione").  

Federico Barocci, che ha eseguito il dipinto intorno al 1598, restituisce qui una delle più delicate interpretazioni della maternità, con Giuseppe che, scostando una tenda, rivela Maria intenta a cullare il Bambino tra le pareti domestiche. L'opera trae la sua denominazione della gatta che allatta i cuccioli, sistemata dal pittore giusto al centro della scena,  accoccolata tra le vesti di Maria. Un dettaglio che ha la capacità di proiettare l'immagine sacra in una dimensione quotidiana. La tela giunse a Firenze nel 1631, insieme ai beni dell'eredità di Vittoria della Rovere, per effetto del matrimonio con Ferdinando II de’ Medici, e fu originariamente collocata nel suo appartamento d'inverno, al primo piano di Palazzo Pitti, dove oggi viene nuovamente esposta. E' stata oggetto di numerose copie, tra le quali spicca il sontuoso arazzo eseguito nel 1663-1664 da Pietro Fevère su commissione della stessa granduchessa, e conservato negli Appartamenti Reali di Palazzo Pitti.

Nel 2003 l'opera è stata oggetto di un accurato restauro, finanziato dagli Amici degli Uffizi. 

L'esposizione della "Madonna della Gatta" fa parte di una più ampia strategia di valorizzazione di Palazzo Pitti, volta a farvi tornare dei capolavori che in passato vi erano stati esposti, ma successivamente furono trasportati in altri musei e talvolta finirono nei depositi. Il nuovo allestimento nella sala di Berenice rende inoltre evidente l'importanza dello stile di Federico Barocci per la pittura seicentesca, elemento che si nota particolarmente grazie al confronto con l' "Adorazione dei Magi" di Luca Giordano e i dipinti seicenteschi della scuola fiorentina. Una composizione di opere che esalta le scelte cromatiche di Barocci, l'articolazione astratta dei suoi panneggi, il senso delle sfumature atmosferiche, fondamentali per la pittura del secolo successivo.

Altre due importanti opere di Barocci sono da poco tornate in esposizione dopo un lungo periodo nei depositi, in questo caso agli Uffizi: si tratta della monumentale pala La Madonna del Popolo e del Noli me tangere, entrambe ora accolte nella Sala del Pilastro, uno degli spazi principali tra quelli recentemente inaugurati e dedicati alla pittura del '500 (leggi l'articolo).
 

 

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