Grazie a una lunga proroga, resa possibile dalla disponibilità dei prestatori di tutto il mondo, la mostra, organizzata con la partecipazione delle Gallerie degli Uffizi, resterà aperta fino al 30 agosto, con orario prolungato e misure straordinarie di sicurezza

A cinquecento anni dalla morte di Raffaello Sanzio, l’Italia rende omaggio al sommo artista del Rinascimento con una grande mostra alle Scuderie del Quirinale. Raffaello morì a Roma il 6 aprile 1520 ed è a Roma che deve la sua fama universale. È quindi particolarmente significativo che questo tributo nazionale abbia luogo nella città dove l’urbinate espresse a pieno il suo formidabile talento artistico, e dove la sua vita si spense improvvisamente a soli 37 anni di età. Alle Scuderie saranno riuniti per la prima volta più di cento capolavori autografi o comunque riconducibili a ideazione raffaellesca tra dipinti, cartoni, disegni, arazzi, progetti architettonici. A questi saranno affiancate altrettante opere di confronto e di contesto (sculture e altri manufatti antichi, sculture rinascimentali, codici, documenti, preziosi capolavori di arte applicata) per un ammontare complessivo di 204 opere in mostra, 120 dello stesso Raffaello tra dipinti e disegni.

Un evento unico che mira a restituire, nel quadro dell’attualità europea, il valore universale dell’arte di Raffaello, rimasta per quattro secoli base indiscussa del canone artistico occidentale.
Realizzata dalle Scuderie del Quirinale insieme alle Gallerie degli Uffizi, la mostra è curata da Marzia Faietti e da Matteo Lafranconi con il contributo di Vincenzo Farinella e Francesco Paolo Di Teodoro. Il progetto ha beneficiato della collaborazione con la Galleria Borghese, il Parco Archeologico del Colosseo e i Musei Vaticani, istituzioni che si sono rese generosamente disponibili a costruire un importante coordinamento sinergico con Scuderie del Quirinale e Gallerie degli Uffizi relativamente alle celebrazioni dell’anno raffaellesco a Roma.

La rassegna, di ampiezza mai tentata finora, presenta capolavori provenienti dalle collezioni dei più importanti musei e collezioni nazionali ed internazionali tra cui: Gallerie Nazionali d’Arte Antica, Pinacoteca Nazionale di Bologna, Museo e Real Bosco di Capodimonte, Galleria Borghese, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Fondazione Brescia Musei, e poi ancora Musei Vaticani, Louvre, National Gallery di Londra, Museo del Prado, Museo Nacional de Artes decorativas di Madrid, Patrimonio Nacional, National Gallery of Art di Washington, Metropolitan Museum di New York, Albertina di Vienna, British Museum, Royal Collection, Ashmolean Museum di Oxford, Musée des Beaux- Arts di Lille.

Un’occasione irripetibile per vedere riunite nello stesso luogo opere celeberrime e amatissime in tutto il mondo come: la Madonna del Granduca e la Velata delle Gallerie degli Uffizi o la grande pala di Santa Cecilia dalla Pinacoteca di Bologna; opere mai tornate in Italia dal momento della loro esportazione per ragioni collezionistiche come la sublime Madonna Alba dalla National Gallery di Washington, la Madonna della Rosa dal Prado o la Madonna Tempi dalla Alte Pinakothek di Monaco di Baviera; dipinti straordinari e iconici come il Ritratto di Baldassarre Castiglione e l’Autoritratto con amico dal Louvre. Per la prima volta, si potranno ammirare nello stesso luogo i ritratti dei due papi che consentirono a Raffaello di dimostrare il suo immenso potenziale artistico negli anni romani: quello di Giulio II dalla National Gallery di Londra e quello di Leone X con i cardinali Giulio de’ Medici e Luigi de’ Rossi degli Uffizi, presentato per la prima volta dopo un accuratissimo restauro, durato tre anni, a cura dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, intervento che ne ha restituito la nettezza luministica e cromatica originale e l’incredibile forza descrittiva dei dettagli.

L’autorevole comitato scientifico presieduto da Sylvia Ferino ha affiancato e approfondito il lavoro del team curatoriale, consentendo un confronto decisivo con l’attualità della ricerca e stimolando un dialogo fruttuoso tra gli studiosi più accreditati del settore come Nicholas Penny (già direttore National Gallery di Londra), Barbara Jatta (direttore Musei Vaticani), Dominique Cordellier (Musée du Louvre), Achim Gnann (Albertina, Vienna), Alessandro Nova (Kunsthistorisches Institut, Firenze), Alessandro Viscogliosi (Sapienza, Università di Roma), Mario Scalini (Direttore regionale Musei dell’Emilia Romagna), Guido Cornini (responsabile scientifico per l’arte dei secoli XV-XVI dei Musei Vaticani). La proficua collaborazione tra tutti questi esperti ha consentito la scelta condivisa di un importantissimo numero di opere di mano di Raffaello: oltre 120, tra dipinti, disegni, arazzi e lettere, per una raccolta di creazioni dell'artista urbinate mai viste in così gran numero tutte insieme.

Determinante, in termini di prestiti e di lavoro scientifico svolto, il contributo delle Gallerie degli Uffizi con 49 opere delle quali oltre 30 dello stesso Raffaello. Tra queste una menzione particolare merita il già citato Ritratto di Leone X con i cardinali Giulio de' Medici e Luigi de' Rossi, tra le opere più celebri custodite a Firenze ora visibile al grande pubblico dopo un delicato intervento di restauro voluto proprio in occasione del prestito romano, e certamente l’opera più rappresentativa del massimo prestigio delle sue committenze.

    Raffaello e Roma

Nella città dei Papi, della Curia, dei committenti pontifici, degli umanisti, degli scienziati e dei letterati, molti dei quali furono suoi amici, Raffaello visse dal 1509 al 1520. Undici anni intensi e prolifici, durante i quali poté esprimere il suo talento in forme nuove e sperimentali che lo consacrarono al pari di Michelangelo il massimo artista del Rinascimento maturo. La mostra, che trae ispirazione dall’oggetto del quinto centenario della morte di Raffaello, presta particolare attenzione al fondamentale periodo romano, pur descrivendo per intero, in chiave monografica, tutta la vasta e articolata produzione creativa dell’urbinate: dalle arti plastiche a quelle decorative, dall’antiquaria all’architettura fino all’urbanistica - Raffaello divenne responsabile della Fabbrica di San Pietro nel 1514 - il percorso espositivo non si limiterà alla presentazione dei soli capolavori della pittura ma si estenderà all’intera attività progettuale dell’artista, con un’ampiezza mai tentata fino ad oggi nelle mostre a lui dedicate.

Condurre gli scavi per riportare alla luce; studiare e conservare le vestigia urbane di Roma antica; sovrintendere il grandioso cantiere della basilica di San Pietro; perfezionare lo studio e il metodo della pittura, amata e richiesta dai più importanti committenti per la sua naturalezza e inarrivabile armonia. Tali, e molti altri, furono i compiti che Raffaello fu chiamato ad assolvere per tutto il periodo romano e fino alla sua improvvisa scomparsa.

Alla sua morte, inaspettata e prematura, grande fu “lo sgomento e la tristezza che quella scomparsa aveva generato nell’animo di tutti ma particolarmente in seno a quella comunità di umanisti che aveva al contempo ispirato e consentito negli anni romani l’esponenziale sviluppo del potenziale progettuale e delle ambizioni culturali di Raffaello” (dal saggio “La morte di Raffaello nelle parole dei contemporanei” di Matteo Lafranconi).

La mostra è articolata secondo una idea originale, che propone un percorso che prende le mosse dal 6 aprile 1520, per ripercorrere a ritroso tutta l’avventura creativa di Raffaello, da Roma a Firenze, da Firenze all’Umbria, fino alle radici urbinati. Un travolgente flash-back che parte da una spettacolare riproduzione a grandezza naturale della monumentale tomba di Raffaello al Pantheon commissionata per l’occasione alla FACTUM FOUNDATION FOR DIGITAL TECHNOLOGY IN CONSERVATION, leader mondiale dei rilievi digitali legati alla conservazione del patrimonio. Il famoso epitaffio “in latino umanistico che esalta la forza creatrice di Raffaello proprio attraverso la desolazione generata dal suo cessare” (dal saggio “La morte di Raffaello nelle parole dei contemporanei” di M. Lafranconi) ci accompagna in un percorso a ritroso, dalla morte verso la grazia e la “leggiadria” di un artista unico.

ILLE. HIC. EST. RAPHAEL. TIMVIT. QVO. SOSPITE. VINCI

RERVM MAGNA PARENS ET MORIENTE MORI.

“Qui sta quel Raffaello, mentre era vivo il quale, la Natura temette di essere vinta e, mentre moriva, di morire con lui”. (dal saggio “La morte di Raffaello nelle parole dei contemporanei” di M. Lafranconi)

Il primo decisivo capitolo di questo percorso è dedicato alla celebre Lettera a Leone X, scritta da Raffaello insieme a Baldassarre Castiglione (diventata fondamento teorico della moderna idea di tutela dei beni culturali) e presentata in mostra nel prezioso esemplare manoscritto dell’Archivio di Stato di Mantova. La sezione comprenderà un’installazione multimediale a cura di Alessandro Viscogliosi e realizzata da Katatexilux, dedicata alla ricostruzione della Pianta di Roma antica, la grande impresa archeologico-architettonica che Raffaello lasciò incompiuta alla sua morte, con particolare delusione di umanisti ed eruditi per i quali aveva rappresentato la più ambiziosa impresa antiquaria mai tentata.

La profonda cultura antiquaria di Raffaello e la sua capacità di attualizzarla in progetti moderni sarà dimostrata anche nella sezione architettonica, dove sarà presentata una spettacolare ricostruzione in 3D della facciata del perduto Palazzo Branconio, a cura di Francesco Paolo Di Teodoro realizzata da Opera Musei Fiorentini e prodotta in collaborazione con il Centro Studi Vitruviani e il Comune di Fano.

Va infine citata, tra gli exhibit prodotti in occasione della mostra, la riproduzione in 3D, di nuovo a cura di FACTUM FOUNDATION FOR DIGITAL TECHNOLOGY IN CONSERVATION, del cartone raffaellesco preparatorio per l’arazzo Il Sacrificio di Listra (presente in mostra in prestito dai Musei Vaticani), realizzato su concessione della Royal Collection e in collaborazione con il Victoria & Albert Museum di Londra.

   Dichiarazioni

Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo Dario Franceschini: “Una mostra di estremo rigore scientifico, grande contenuto educativo e significativa capacità divulgativa, che illustra Raffaello nella pienezza di uomo del Rinascimento, impegnato nella ricerca e nella tutela del bello e dell’armonia in ogni sua attività, dall’espressione pittorica allo svolgimento dell’incarico di prefetto alle antichità dello Stato della Chiesa, contribuendo allo sviluppo della piena consapevolezza della necessità della salvaguardia del patrimonio culturale”.

Mario De Simoni, Presidente e A.D. Ales - Scuderie del Quirinale:

“La mostra rende onore a un momento unico nella storia della nostra cultura, i 500 anni dalla morte del pittore per antonomasia, Raffaello. E lo fa attraverso un percorso a ritroso, dalla morte alla giovinezza urbinate, che illustra, con confronti serrati e inediti, e con capolavori da tutti amati, la straordinaria parabola di Raffaello artista totale. Con le Gallerie degli Uffizi la collaborazione è stata tanto organica che in questa occasione si può pensare a un viaggio di immersione nel mondo raffaellesco che il visitatore attento potrà effettuare tra Roma e Firenze.

Eike Schmidt, Direttore delle Gallerie degli Uffizi:

 

"Mai nella storia è stato possibile ammirare così tanti capolavori dell'urbinate, ora raccolti ed esposti insieme per celebrare la ricorrenza del cinquecentenario della sua morte. Gli amanti dell'arte di tutto il mondo non possono lasciarsi sfuggire questa occasione eccezionale per venire a Roma, alle Scuderie del Quirinale. Sarà un'opportunità unica, almeno per questa generazione, che consentirà di immergersi completamente nel meraviglioso universo dell'arte di Raffaello    raccontato da un percorso inedito, ricco oltre 200 opere. Le Gallerie degli Uffizi sono orgogliose di aver co-organizzato questa mostra epocale, inviando da Firenze dipinti e disegni tra i più famosi e celebrati dell'artista, che costituiscono quasi un quarto dell'intero percorso espositivo".

 
   

Marzia Faietti, Curatrice mostra Raffaello:

“Avvicinarsi a Raffaello è una cosa facilissima: e questo perché l'urbinate è autore di un'arte complessa ma allo stesso tempo capace di comunicarsi a tutti. La sua pittura è talmente meditata, ponderata, sublimata, contiene tanti e stratificati livelli di lettura che ogni osservatore, dal più semplice al più colto, ha la possibilità di ammirarla ed ammirarne aspetti e qualità diverse. Raffaello è un'artista per tutti”.

Matteo Lafranconi, Direttore Scuderie del Quirinale e Curatore mostra Raffaello:

“L’idea portante che ha ispirato fin dall’inizio le riflessioni di noi curatori è stata quella di lavorare per la costruzione di un degno tributo alla grandezza dell’artista; un tributo capace di restituire almeno per approssimazione la qualità, la varietà, la grazia, la cultura e l’intelligenza del pensiero creativo raffaellesco. In questo spirito di servizio, e pur nella consapevolezza delle difficoltà, abbiamo tentato di mantenere più alte possibili le ambizioni di completezza e spettacolarità del percorso espositivo, nella convinzione che nessuno sforzo fosse indegno di essere tentato per celebrare Raffaello e la sua opera in una ricorrenza così straordinaria”.

Raffaello Ritratto di Baldassare Castiglione Portrait of Baldassarre Castiglione  1513 olio su tela / oil on canvas Parigi, musée du Louvre, dèpartement des Peintures Raffaello Madonna con il Bambino e san Giovannino (Madonna d'Alba) Madonna and Child with Saint John 1510 circa olio su tavola trasferito su tela / oil on panel transferred to canvas  Washington, D.C., National Gallery of Art, Andrew W. Mellon CollectionRaffaello Ritratto di Giulio II Portrait of Giulio II ante marzo 1512 olio su tavola / oil on panel Londra, The National GalleryRaffaello Madonna Tempi 1507-1508 olio su tavola / oil on panel Monaco, Bayerische Staatsgemäldesammlung Alte PinakothekRaffaello Il sogno del cavaliere (Ercole al bivio) The knight’s dream 1504 olio su tavola / oil on panel Londra, The National Gallery) Raffaello Autoritratto  Self portrait 1506-1508 olio su tavola di pioppo / oil on poplar panel Firenze, Gallerie degli Uffizi, Galleria PalatinaRaffaello  Santa Cecilia con i santi Paolo, Giovanni Evangelista, Agostino e Maria Maddalena (Estasi di Santa Cecilia) Ecstasy of Sant Cecilia ante 1518 tavola trasportata su tela / panel trasported to canvans Bologna, Polo Museale dell’Emilia Romagna, Pinacoteca NazionaleRaffaello Ritratto di donna nei panni di Venere (“Fornarina”) Portrait of woman in the role of Venus (“Fornarina”) 1519-1520 circa olio su tavola / oil on panel Roma, Gallerie Nazionali d'Arte Antica di Roma, BarberiniRaffaello Ritratto di donna detta “La Velata” Portrait of woman called “La Velata” 1512-1513 circa olio su tela  / oil on canvans Firenze, Gallerie degli Uffizi, Galleria Palatina) Raffaello  Ritratto di Leone X tra i cardinali Giulio de’ Medici e Luigi de’ Rossi Portrait of Pope Leone X 1518-1519 olio su tavola / oil on panel Firenze, Gallerie degli Uffizi, Gallerie delle Statue e delle Pitture ) Raffaello Madonna con il bambino (Madonna del Granduca) 1506-1507 olio su tavola di pioppo/ oil on poplar panel Firenze, Gallerie degli Uffizi, Galleria PalatinaRaffaello Madonna dell’Impannata 1511 olio su tavola / oil on panel Firenze, Gallerie degli Uffizi, Galleria Palatina Raffaello  La Madonna della Rosa Madonna of the Rose 1518-1520 olio su tavola trasportata su tela / oil on panel transferred to canvas Madrid, Museo Nacional del PradoRaffaello San Giovanni Battista  St. John Baptiste 1518 olio su tavola / oil on panel Firenze, Galleria degli Uffizi, Galleria delle Statue e delle Pitture) Raffaello Cavallo dell’antico gruppo dei Dioscuri sul colle del Quirinale Horse of hold group of Dioscuri on Quirinale hill 1513 circa pietra rossa, penna e inchiostro / red chalck, pen and ink Washington, D.C., National Gallery of Art) Baldassarre Castiglione  Lettera a Leone X  Letter to Pope Leone X 1519 Inchiostro su carta / ink on paper Mantova, Archivio di StatoRaffaello Santa Caterina d’Alessandria 1507 circa pietra nera / black chalck Parigi, musée du Louvre, dèpartement des Arts graphiquesRaffaello Mosè inginocchiato davanti al roveto ardente  Moses kneeling in front of the burning bush 1514 circa cartone e tracce di biacca su ventitrè fogli di carta congiunti, forato per lo spolvero / cardboard and heightened with white on twenty-three joined sheets of paper, perforated for dusting Napoli, Museo e Real Bosco di CapodimonteRaffaello Studi per la Disputa del Sacramento e un sonetto Studies for the Dispue of the sacramente and a sonnet 1509 – 1511 circa penna e inchiostro / pen and ink Londra, The British Museum, department of Prints and DrawingsRaffaello Testa della Musa  Had of the Muse  gesso nero / black plaster New York, Collezione Privata Raffaello Studio di nudo per la “Disputa del Sacramento” Study of naked for “Dispute of the Sacrament” 1509 circa pietra nera / black chalck Firenze, Gallerie degli Uffizi, Gabinetto dei Disegni e delle StampeRaffaello Studio di una mano e di un volto Study of hand and face 1497-1499 pietra nera / black chalck Oxford, Ashmolean MuseumManifattura di Pieter van Aeist  Il Sacrificio di Lystra,  The Sacrifice of Lystra 1517-1519 ordito: lana / warp: wool Città del Vaticano, Musei Vaticani, Pinacoteca Vaticana, Salone di Raffaello
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Informazioni

I visitatori degli Uffizi e di Palazzo Pitti potranno usufruire di uno sconto del 33% sul prezzo del biglietto di ingresso della mostra “Raffaello 1520 - 1483” (Roma, Scuderie del Quirinale, 05.03.2020 - 02.06.2020), con i seguenti tipi di biglietto: ingresso singolo per Uffizi e Palazzo Pitti, PassePartout 3 days e PassePartout annuali validi per Uffizi, Palazzo Pitti e Gallerie degli Uffizi e PassPartout Family. I suddetti titoli di accesso devono essere acquistati nell'arco temporale di durata della mostra.