Stefano della Bella (Firenze  1610 –   1664), Cavaliere bardato, penna e acquarello su carta, Gabinetto dei disegni e delle stampe degli Uffizi

Terre degli Uffizi

Tornei di Toscana.  La giostra del Saracino, il Palio della Balestra e il gioco del Ponte

Un modo di conoscere la storia della moda dal Settecento agli anni Duemila per suggestioni in dialogo con l'arte e gli ambienti storici del museo

La storia della moda, dell'alta sartoria, dell'evoluzione del gusto e del costume attraverso i secoli

Una Reggia per tre dinastie, scenario della vita di corte pubblica e privata

Palazzo Pitti

C. F. Worth, Mantello di Franca Florio

Il Museo della Moda e del Costume (gi&agrave; noto come "Galleria del Costume") &egrave; situato nella Palazzina della Meridiana, addossata all&rsquo;ala meridionale di Palazzo Pitti. L&rsquo;edificio, iniziato sotto Pietro Leopoldo di Lorena dall&rsquo;architetto Gaspero Maria Paoletti nel 1776 - e completato nel 1830 da Pasquale Poccianti per volont&agrave; di Leopoldo II di Lorena, prende il nome dallo strumento astronomico realizzato da Vincenzo Viviani nel 1699, situato nel vestibolo dell&rsquo;allora appartamento del Gran Principe Ferdinando de&rsquo; Medici, nella cui volta, dove &egrave; praticato il foro gnomonico, Anton Domenico Gabbiani aveva raffigurato l&rsquo;Allegoria del tempo e delle Arti (1693). Tutte le dinastie che si sono succedute, dai Lorena ai Savoia, passando attraverso la reggenza di Maria Luisa di Borbone Parma e il breve regno di Elisa Baciocchi, hanno lasciato la loro impronta nell&rsquo;arredo e nell&rsquo;apparato decorativo delle pitture murali. Fondato nel 1983, esso costituisce costituisce il primo museo statale italiano dedicato alla storia della moda e alla sua valenza sociale. Nel complesso, la collezione di opere ospitate, esposte a turno secondo una rotazione adottata per ragioni di conservazione, comprende abiti e accessori di moda dal XVIII secolo ad oggi, oltre a biancheria intima, gioielli e bigiotteria, e un affascinante corpus di abiti di scena di celebri film, opere di teatro e di lirica - a firma di grandi registi del Novecento - indossati da star del cinema e dello spettacolo, italiane e internazionali. Fra i costumi antichi si annoverano gli abiti funebri cinquecenteschi di Cosimo I de&rsquo; Medici, Eleonora di Toledo e del figlio don Garzia, esposti in permanenza dopo un complesso restauro.

Museo della Moda e del Costume

Il Museo della Moda e del Costume

Riapre completamente il Museo della Moda e del Costume con un nuovo allestimento

Prosegue la presentazione di autoritratti su carta di grandi Maestri, selezionati dalle collezioni del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe

La collezione delle opere dei Maestri del disegno. Dove nasce l'invenzione

L’incontro con la grande arte d’Occidente: meraviglia da scoprire che sempre sorprende

Gli Uffizi

Gabinetto dei Disegni e delle Stampe

Il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe, situato al primo piano degli Uffizi, occupa alcuni fra i prestigiosi locali che un tempo ospitavano il non pi&ugrave; esistente Teatro mediceo, costruito nella seconda met&agrave; del Cinquecento da Bernardo Buontalenti. Fra il 1952 e il 1960 si intraprese una serie di importanti lavori di sistematica ristrutturazione interna&nbsp;affidati all'architetto fiorentino Edoardo Detti (1913- 1984), esponente di spicco della corrente razionalista in Italia, che oper&ograve; secondo criteri museografici di avanguardia. In tempi recenti &egrave; stata realizzata una&nbsp;nuova sala di studio&nbsp;con oltre 30 postazioni attrezzate e servite, in modo da offrire al numeroso pubblico di studiosi italiani e stranieri un ambiente pi&ugrave; consono all&rsquo;attivit&agrave; di ricerca.&nbsp;L&rsquo;Istituto detiene una fra le raccolte grafiche pi&ugrave; importanti del mondo. La collezione, composta da oltre 177.000 esemplari - fra disegni e stampe - fu iniziata, intorno alla met&agrave; del Seicento, dal Cardinale Leopoldo de' Medici ed &egrave; tuttora in continuo accrescimento, grazie ad acquisti diretti e donazioni. Il suo ingente patrimonio cartaceo data dalla fine del Trecento fino ai giorni nostri, con una netta prevalenza di opere appartenenti al Rinascimento e Seicento toscano. Il GDS, acronimo con il quale &egrave; anche conosciuto l&rsquo;Istituto a livello internazionale, oltre a disporre di una fototeca e biblioteca specializzate, a disposizione degli studiosi, cura sia la realizzazione periodica di mostre che il restauro dei propri fondi, grazie ad&nbsp;un laboratorio interno altamente specializzato.
Consulta il progetto di schedatura in corso: <a href="https://euploos.uffizi.it/" target="_blank" rel="noopener">Euploos</a>.&nbsp;

Disegno

Autoritratto

Gli autoritratti su carta dei Maestri dell'Ottocento

La Newsletter delle Gallerie degli Uffizi

Ciclo di conferenze presso il Teatro del Rondò di Bacco di Palazzo Pitti

L’altrove a Firenze. Testimonianze tra arte e scienza 

Gli studiosi hanno qui tutto ciò che occorre per pianificare una sessione di ricerca sul patrimonio delle Gallerie: dalle modalità di accesso ai luoghi di studio, agli inventari digitali, alla galleria fotografica delle opere collezionate, con la possibilità di chiedere riproduzioni.

Studiosi

Non si finisce mai d’imparare! Cicli di conferenze, incontri di formazione, visite guidate e focus di approfondimento per tutte le età e tutti i gusti!