Vai al contenuto principaleVai al footer
Eventi speciali | Dal 16/06/2022 al 18/06/2022

Giornate Europee dell'Archeologia 2022

Giornate Europee dell'Archeologia 2022

Tornano le Giornate Europee dell’Archeologia dal 17 al 19 giugno

Dal 17 al 19 giugno tornano le Giornate Europee dell’Archeologia: le Gallerie partecipano all'iniziativa presentando sulla pagina Facebook un progetto dedicato alle acconciature di famose imperatrici, da Livia, moglie di Augusto e modello di tradizione, alle principesse Flavie, simbolo dello stile della nuova dinastia, passando per Faustina Maggiore, moglie di Antonino Pio e  zia di Marco Aurelio.

L’iniziativa offrirà dunque l’occasione per avvicinarsi al mondo antico in modo anticonvenzionale, seguendo uno delle pratiche più comuni alla cura della persona, la pettinatura, considerata nella Roma antica - e ancora oggi - un vero e proprio mezzo di comunicazione. Mani e volti mostrati nei video appartengono alle allieve delle classi 3H e 3I dell’Istituto di istruzione superiore Elsa Morante-Ginori Conti (Istituto Nicolodi) di Firenze.

Il percorso è completato da un ironico dibattito in latino parlato, con Novella Lapini e Alessandro Muscillo a dare voce ai busti antichi di Ovidio e Saffo, sul ruolo centrale dei capelli nella bellezza femminile.

In occasione delle Giornate Europee dell'Archeologia, entra in collezione, ad arricchire la raccolta dei ritratti di epoca romana delle Gallerie degli Uffizi, un prezioso busto in marmo di Giulio Cesare.

Si tratta del busto in marmo, risalente alla seconda metà del I sec. a.C, di un importante personaggio pubblico,di cui non si conosce l'identità, dall’espressione accigliata, il collo teso, le ciocche dei capelli scomposte, ad incorniciare un perfetto ovale alla greca.

L’impostazione della testa è dinamica e potente, lo stile scultoreo crea forti zone d’ombra sulle superfici, accentuando gli effetti drammatici dell’espressione: sono elementi ispirati ai ritratti ellenistici dell’Egitto e della Siria. Non è improbabile che il personaggio raffigurato fosse un ricco commerciante, abituato a viaggiare attraverso il Mediterraneo orientale e dunque conoscitore della cultura greca. L’opera, una rilevante testimonianza degli anni turbolenti di Giulio Cesare e Ottaviano, era in vendita; è stata segnalata da Michele Bueno, funzionario archeologo della Soprintendenza fiorentina al Ministero della Cultura, che ha esercitato il diritto alla prelazione acquisendola al patrimonio dello Stato. Un antico tesoro viene così restituito al godimento di tutti: il busto infatti da oggi è esposto agli Uffizi, al secondo piano della Galleria delle Statue e delle Pitture.  

La Newsletter delle Gallerie degli Uffizi

Iscriviti per restare informato!