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Mostre | Dal 09/02/2015 al 23/05/2015

Gherardo delle Notti. Quadri bizzarrissimi e cene allegre

Gherardo delle Notti. Quadri bizzarrissimi e cene allegre

La Galleria degli Uffizi apre la stagione espositiva del 2015 con la prima mostra monografica dedicata al pittore caravaggesco di origine olandese Gerrit van Honthorst, più noto al pubblico italiano come Gherardo delle Notti

Quando Gerrit van Honthorst se ne andò improvvisamente da Roma nella tarda primavera del 1620 per fare definitivamente ritorno nella natìa Utrecht, dovevano essere circa dieci anni che risiedeva in Italia. Probabilmente infatti era giunto a Roma all'inizio del secondo decennio del XVII secolo (1610-1611 circa).

Il periodo dell'attività italiana del pittore è quello qualitativamente più ricco e denso di novità stilistiche. Il suo accostamento alla rivoluzione caravaggesca fu pressoché immediato e i suoi primi dipinti attestano la forza e la crudezza dell’arte di un giovane pittore nordico folgorato dal naturalismo del Merisi.
Honthorst diventò in poco tempo un grande protagonista e le sue prove ebbero l'onore di occupare altari importanti delle chiese romane e genovesi, successo non così comune per un maestro di forte impronta naturalistica. Ben presto fu ricercato da prestigiosi collezionisti, come il marchese Vincenzo Giustiniani e il Granduca di Toscana Cosimo II.
È proprio anche grazie alla passione di Cosimo II per Gherardo se oggi Firenze, e nella fattispecie la Galleria degli Uffizi, possiede sue cinque bellissime tele: fra queste, tre sono dedicate a soggetti conviviali, decisive per lo sviluppo di questa tipologia d’immagini in ambito italiano e nordico. Firenze è dunque una sede significativa per ambientare una mostra sull'attività italiana di Gherardo delle Notti, che è pittore ormai di assoluta rilevanza e d’interesse internazionale, al quale non era stata ancora riservata un'esposizione monografica, né in Italia né all'estero. Infatti, per l'occasione sono giunti prestiti da prestigiosi musei internazionali.

La mostra documenta accuratamente sia la fase iniziale di attività più nordica sia quella più famosa e matura. Oltre ai quadri eseguiti in Italia è esposto anche un florilegio di dipinti realizzati da Honthorst in Olanda, nei primi anni dopo la partenza dalla penisola, per documentare come la sua tavolozza andò gradualmente schiarendosi.

Un'ampia sezione documenta la grande influenza avuta da Gherardo sullo sviluppo del filone della pittura a lume di notte. Inoltre, in mostra Caravaggio è presente col Cavadenti della Galleria Palatina, eseguito nel 1609 e ben presto giunto alla corte granducale. Il quadro dovette essere decisivo per la messa a punto dei temi prediletti dal pittore olandese, che lo citerà in almeno tre dipinti.

 

La mostra, a cura di Gianni Papi come il catalogo edito da Giunti, è promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana, la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, la Galleria degli Uffizi, Firenze Musei e l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze.

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