Dianora Marandino. Fantasie di colori
Un’attività animata da una fantasia limpida e da una vivace curiosità
Dianora Marandino è la protagonista di questa mostra che presenta capi d’abbigliamento e bozzetti preparatori realizzati e decorati dall’artista stessa. La mostra presenta una selezione di abiti creati da Dianora Marandino tra il 1947 e il 1971.
L’artista dedicò il suo lavoro allo studio dei colori, sperimentando e provando nuove tecniche per la pittura e la stampa su tessuto e per la tintura di filati di lana da utilizzare per la tessitura. In seguito utilizzò i propri tessuti decorati con stampe per creare capi lineari, evitando modelli complicati ed elaborati. Divenne una delle stiliste più originali e moderne del dopoguerra, i cui abiti furono indossati dalle star del tempo. Alcuni dei suoi amici stimolarono la sua creatività donandogli libri con disegni e decorazioni provenienti da altre parti del mondo.
La mostra presenta una gamma di abiti, tuniche, gonne e cappotti, così come i bozzetti preparatori che fanno parte della vasta collezione generosamente donata al Museo della Moda e del Costume dal marito, il pittore Enzo Faraoni. Il tema del design dei capi in mostra è ispirato dalla rotazione e dal movimento che caratterizzano molti tipi di danza. La rotazione nella danza crea cerchi, una figura che non ha né un inizio né una fine, e presenta un movimento ideale.
L’obbiettivo è quello di focalizzare l’attenzione su un’artista che ha deliberatamente escluso sé stessa dalla produzione su larga scala, ed ha continuato ad essere poco conosciuta al di fuori degli specialisti. Dianora Marandino non fu né una vera stilista, né un’artista e neppure un’imprenditrice, ma tutte queste cose.