Abito femminile
L’abito a tre pezzi è composto da due corpetti, di cui uno da sera e una gonna che per via dell’ampiezza presuppone l’utilizzo di una crinolina, sottostruttura di sostegno a gabbia, che garantiva il volume. Il corpetto balenato a punta al di sotto del punto vita richiama la foggia del periodo degli anni ’60 del XIX secolo; con ampio scollo stondato e privo di maniche, sostituite da due alette.L’opera è ascrivibile al 1861, anno della morte del Principe Albert, avvenimento dopo il quale, durante le cerimonie a corte, la Regina Vittoria impose l’adozione del colore nero. L’abito era stato modificato riducendo il volume nella gonna ma preservando il tessuto in eccedenza, nascosto all’interno. Stoffa preziosissima in fase di restauro, visto che l’abito si presentava fortemente manomesso. È stato così possibile recuperare il tessuto eccedente, racchiuso all’interno delle nuove cuciture dell’abito, seguendo le vecchie cuciture rimaste. L’abito da sera appartenuto a Emilia Tedeschi doveva fare da pendant all’uniforme civile da cerimonia del marito, il pittore John Henry Bradley.Acquisizione: Pia Teresa Mallaby Carmi