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Storia | San Giovanni Valdarno | Terre degli Uffizi

Del tutto peculiari sono le strutture urbanistiche delle Terre Nuove fiorentine, che fioriscono in Mugello e in Valdarno sui principali assi viari verso la città e fra cui si annovera appunto Castel San Giovanni. In particolare, l'impianto di quest'ultimo, apprezzabile ancora oggi, è frutto di uno studio rigoroso fondato sui principi della simmetria, della regolarità e dell’ortogonalità, per il quale si è fatto il nome di Arnolfo di Cambio.

La strada principale è l’asse della composizione: essa attraversa l’intero insediamento e determina l’orientamento degli isolati e di tutte le altre vie; è la principale via di transito e di comunicazione e su di essa si impostano le proprietà di maggior valore. Perpendicolarmente alla via maestra si incrocia un secondo asse e qui si innesta la piazza centrale, fulcro della vita pubblica, dove trovano posto gli edifici più importanti: tra questi spicca il palazzo di governo, cuore pulsante della città. Da questi due assi si generano le strade secondarie, a questi parallele, secondo una precisa logica di proporzionalità che determina un disegno particolarmente equilibrato.

San Giovanni conosce fra il XIV e il XV secolo un progressivo sviluppo e consolidamento, che prosegue nel corso dei secoli rendendo questo centro urbano uno dei progetti di "terra nuova" meglio riusciti. Si presenta oggi come una città da scoprire, passeggiando per le sue vie e rimanendo incantati davanti al palazzo pubblico, oggi sede del Museo delle Terre Nuove, visitando la Pieve di San Giovanni Battista e la Basilica di Santa Maria delle Grazie, senza tralasciare la loggetta quattrocentesca di Palazzo Salviati. Una menzione particolare spetta al Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie che custodisce, tra le altre opere, una splendida Annunciazione dipinta da Beato Angelico. L’arte del nostro tempo trova spazio a Casa Masaccio centro per l’arte contemporanea, in cui a inizio Quattrocento il celebre pittore Masaccio vide la nascita e che oggi sostiene la ricerca artistica e la sperimentazione di nuovi linguaggi.