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Storia | Scarperia e San Piero | Terre degli Uffizi

Scarperia (alla "scarpa" dell'Appennino) viene fondata da Firenze l'8 settembre 1306. Qui svetta il trecentesco Palazzo dei Vicari, con l’antico orologio di Filippo Brunelleschi sulla torre campanaria. Il palazzo è anche sede del Museo dei Ferri Taglienti di cui Scarperia vanta secoli di alta produzione. Ogni anno tutto il paese rivive il suo passato con le Giornate Rinascimentali e il Palio del Diotto, che si svolge nella piazza principale, dove si affacciano la Propositura dei SS. Jacopo e Filippo e, a lato, l’Oratorio della Madonna di Piazza, elegante costruzione gotica. Poco fuori dalle mura medievali si trova l'Oratorio della Madonna dei terremoti, che conserva al suo interno una venerata Madonna con bambino quattrocentesca.

Nella campagna circostante si incontrano borghi e pievi millenarie: su una collina sorge dal 1018 la pieve di Santa Maria a Fagna, dove alla fine del Duecento fu sepolto il Cardinale Ottaviano degli Ubaldini, che Dante mette all’Inferno tra gli epicurei e negatori dell’anima.

L'altra è la Pieve di Sant’Agata, cuore dell'antico borgo sorto su una delle più importanti vie di comunicazione del Medioevo; all'interno, tra le varie opere d'arte, sono una tavola di Jacopo di Cione (1383) e un fonte battesimale composto da sette lastre marmoree dell'ambone del XII secolo.

San Piero si è sviluppata nei secoli intorno alla Pieve di San Pietro, risalente al 1018 e sovrastata dalla Fortezza di San Martino, fatta costruire nel 1569 da Cosimo I de’ Medici con il contributo di Bernardo Buontalenti. Secondo una leggenda popolare, si anniderebbe il Regolo, un drago o forse un Basilisco, causando fenomeni inspiegabili.

A breve distanza si scorge la torre merlata del Castello del Trebbio, luogo amato da Lorenzo il Magnifico che nel 1476 ospitò Amerigo Vespucci in fuga dalla peste e fu poi abitato dal capitano di ventura Giovanni dalle Bande Nere, dalla moglie Maria Salviati e dal figlio Cosimo I, futuro Granduca di Toscana.