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Le mouvement

Ètienne-Jules Marey (Beaune 1830-Paris 1904)

Data
1894
Collezione
Libri e Archivi
Collocazione
Biblioteca degli Uffizi
Tecnica
Volume a stampa, edizione G. Massons Editeur, Paris
Dimensioni
h. 20 cm
Inventario
M-F 12027
Iscrizioni

Sul piatto anteriore nota di possesso ‘ms del Conte Ludovico de Courten’

Fu intorno agli anni Settanta del XIX secolo che Ètienne-Jules Marey, già noto per i suoi studi sul funzionamento della meccanica cardiaca, iniziò a condurre ricerche sul movimento degli esseri viventi. Fisiologo, insegnante e pioniere del cinema, Marey fu anche inventore di numerosi apparecchi che innovarono i metodi di ricerca nelle discipline di suo interesse. Egli, che aveva ben compreso le potenzialità dei meccanismi di riproduzione fotografica allora in rapida evoluzione, se ne servì ampliandone gli ambiti di utilizzo grazie anche all’ideazione di strumenti di ripresa innovativi, come il fucile fotografico. L’esito delle sue ricerche sviluppate nell’arco di un ventennio fu raccolto ed esposto nell’opera “Le mouvement” edita nel 1894.

La pubblicazione, corredata da 214 illustrazioni incise e 3 tavole fuori testo, descrive all’interno di 18 capitoli la cronofotografia, tecnica che permetteva di fissare fotograficamente le varie fasi di un movimento, e la sua applicazione.

Con la cronofotografia Marey poteva registrare in un'unica lastra una successione di posizioni di un corpo in moto: scomponendo l’immagine era possibile individuare meglio le diverse fasi cinetiche. Questa tecnica contribuiva anche a superare empiricamente la natura statica del mezzo fotografico, al tempo vincolata a tempi di ripresa delle immagini assai lunghi. Il suo interesse si diresse prevalentemente verso il movimento di mammiferi, uccelli, pesci e insetti, fino a quello dei globuli bianchi e rossi all’interno dei vasi sanguigni. Per un certo periodo, Marey risiedette in Italia, a Napoli, dove nel 1889 realizzò alcune sequenze cronofotografiche sulle traiettorie dei volatili.

Il volume è arrivato agli Uffizi nel 1920 all’interno di un nucleo tematicamente coerente e prevalentemente ottocentesco, composto da trattati e riviste di tecnica fotografica e identificato come raccolta del conte Ludovico de Courten, pittore e fotografo praticante.


 

Bibliografia

Verdone, M., La cronofotografia e la fotodinamica, in Cultura e scuola, n. 124, anno 1992, Firenze 1993, pp. 67-70;Zannier, I., Storia e tecnica della fotografia, Roma 1998, pp. 248-249; Mannoni, L., Étienne-Jules Marey: la mémoire de l’oeil, Milano-Paris 1999;Frizot, M., Etienne-Jules Marey : chronophotographe, Paris 2001;EJ Marey : Actes du colloque du centenaire, a cura di D. de Font-Réaulx, T. Lefebvre, L. Mannoni, Paris 2006.

 

 

 

Testo di
Francesco Marmorini
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